Dolori muscolari, dolori alle ossa, sensazione di stordimento. Sono i sintomi della fibromialgia una strana sindrome che può colpire le donne dopo i 50 anni. Se pensi anche tu che il tuo dolore dipenda da ciò, dovresti leggere questo articolo.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con il nostro staff medico

Se c’è una parola che si lega alla fibromialgia è dolore. Una condizione che metterebbe in difficoltà anche la persona più tollerante perché si tratta di un tipo di malessere diffuso, intenso, che può rendere rigidi i movimenti, che può dare disturbi del sonno e astenia.

Ma cos’è davvero questo strano male?

Cos’è la fibromialgia reumatica o fibromialgia muscolare

La parola fibromialgia è composta da più termini di origine greca e latina: fibra viene dal latino e rimanda all’idea del tessuto fibroso, ovvero del tessuto tendineo e dei legamenti, mentre vengono dal greco μῦς (myo), letteralmente muscolo, e ἄλγος (algos) che significa dolore.

Ecco che seguendo l’etimologia di questa parola è chiaro che fibromialgia indica un dolore ai muscoli e ai tessuti, ai tendini, ai legamenti e a volte anche alle ossa che può comparire caratterizzandosi attraverso:

  • Dolore diffuso e (spesso) cronico. Spesso parte dal rachide cervicale e dalle spalle per poi diffondersi nel resto del corpo
  • Aumento della tensione muscolare come una contrattura o una rigidità che spesso cambia durante il giorno in base ai livelli di stress o stanchezza
  • Cefalea o emicrania che dipendono direttamente dalla tensione muscolare ma sono frequenti e persistenti
  • Parestesie (formicolii e sensazioni simili a punture) temporanee e legate a momenti di maggiore pressione emotiva

Secondo la medicina si tratta di una malattia che incide sulla percezione del dolore dunque chi ne è colpito percepirebbe come dolorosi degli stimoli “normali” che il nostro corpo produce quotidianamente.

Le mie Piccole Storie

Articoli più letti, argomenti più cercati e pagine più visitate del nostro sito.

Le mie piccole stories

Quali sono i sintomi della fibromialgia?

Abbiamo già chiarito che si tratta di una sindrome dolorosa e cronica che presenta, come sintomo principale, proprio il dolore muscolare o osteoarticolare che non trova sollievo, spesso, neppure con l’utilizzo di analgesici.

Tuttavia la caratteristica principale di questa sindrome è di avere una lunga serie di sintomi secondari collegati con la problematica. In particolare:

Quali sono le cause della fibromialgia

La fibromialgia è una sindrome le cui cause non sono ancora chiare del tutto. Molti medici sono concordi nel definirla una manifestazione nella quale la componente psicologica e psicosomatica è molto forte. Per altri però, le cause possono essere anche diverse.

Generalmente si possono inquadrare in:

  • Cause di tipo genetico (ereditarietà) visto che capita che più membri della stessa famiglia presentino questi sintomi. Tuttavia l’esatta ragione genetica, ovvero la mutazione genetica, che dà origine a questo disturbo non è stata ancora isolata
  • Altre malattie reumatiche: ad esempio l’artrite reumatoide oppure alcune malattie reumatiche comporterebbero una predisposizione alla fibromialgia.
  • Fratture e traumi ripetuti come dopo un intervento chirurgico o un grave incidente: in questi casi la persona colpita sembra essere più predisposta a questa sindrome
  • Malattie virali o infettive delle quali non si riesce a individuare precisamente l’origine e che possono sfociare in dolori muscolari o reumatici
  • Disturbi psicologici come depressione, ansia o stress, possono fungere da causa scatenante anche di dolori muscolari o osteoarticolari tipici della fibromialgia.

Qual è la relazione tra fibromialgia e menopausa?

La relazione non è diretta: la fibromialgia non dipende dalla questione ormonale che porta alla menopausa, tuttavia sembra colpire maggiormente le donne dopo i 50 anni.

Oltre ciò, i sintomi già descritti sono molto simili a tutti i disturbi che possono intervenire in perimenopausa e menopausa e in particolare:

Trova un esperto

  • Disturbi del sonno
  • sbalzi d’umore o umore depresso
  • Astenia o stanchezza cronica
  • Cambiamento dell’intensità della Sindrome Premestruale
  • Gonfiore addominale e difficoltà digestive o intestinali
  • Mal di testa ricorrenti.

Cosa fare in caso di fibromialgia in menopausa

Il primo aiuto deve venire da chi ti sta intorno: spesso il malato di fibromialgia non viene creduto, viene considerato un “malato immaginario” perché sembra impossibile che in presenza di esami diagnostici negativi (il malato di fibromialgia generalmente è un soggetto che non ha alterazioni evidenti degli esami diagnostici) ci possa essere un dolore che continua, quotidianamente, e che spesso è talmente forte da impedire persino l’alzarsi dal letto al mattino.

Per questo motivo è importante considerare la realtà del dolore di chi lo prova e prenderlo sul serio.

Il paziente fibromialgico può sostanzialmente imparare a controllare il dolore attraverso un percorso di psicoterapia, di fisioterapia e a ristabilire il giusto equilibrio di sonno, fondamentale per il benessere e l’energia, l’umore e il recupero di una buona qualità della vita.


Staff Medico

Emmanuele A. Jannini

Staff Medico

Roberta Rossi

Staff Medico

Massimiliano Barattucci

Staff Medico

Rossella Nappi

Staff Medico

Valentina Trionfera

Staff Medico

Maria Vittoria Oppia

Staff Medico

Elena Vita