Acne in menopausa? Sì, può succedere!

pelle in menopausa

I cambiamenti ormonali potrebbero far tornare i brufoletti sul viso, proprio come quando eravamo adolescenti. Ecco perché succede e cosa puoi fare.

Quando si parla di pelle a proposito di menopausa il riferimento è più spesso alla secchezza, che è una delle principali conseguenze della ridotta produzione di estrogeni. In questa fase della vita di una donna, infatti, la perdita di idratazione, a tutti i livelli, compresa la secchezza intima, è uno dei disagi più comuni. C’è, però, un’altra problematica che può essere legata alla pelle e ripresentarsi alle soglie della menopausa: l’acne.

Se da ragazza sei stata in lotta con i brufoli che comparivano puntuali ad ogni ciclo mestruale, adesso che hai qualche anno in più, potresti sorprenderti alle prese con i problemi di pelle di cui in genere si soffre da giovani. Com’è possibile? Non c’è da stupirsi molto perché i responsabili sono sempre loro, gli ormoni: quando si verifica un cambiamento nel loro equilibrio -che si tratti di ciclo mestruale, gravidanza o menopausa- la pelle può risentirne.

Così, ora che il tuo assetto ormonale è alterato dalle variazioni che sono del tutto fisiologiche con l’approssimarsi della menopausa, lo scompenso tra i livelli dei diversi ormoni, oltre a portare come prima conseguenza l’irregolarità mestruale, può avere come fastidioso corollario anche la comparsa dei brufoli.

Anche la pelle nella sua globalità, così come i capelli, possono risentire degli squilibri ormonali: la prima può apparire più secca e meno tonica; i secondi più sottili e deboli.

Acne in menopausa: quali sono le cause

Le alterazioni nella produzione di ormoni che caratterizzano la perimenopausa, cioè la fase che precede la menopausa e che costituisce una sorta di periodo di transizione al nuovo assetto, possono determinare diversi cambiamenti sul corpo che annunciano la fine dell’età fertile e avere, tra le varie conseguenze, anche una maggior produzione di sebo.

L’attività delle ghiandole sebacee è stimolata, in particolare, dal testosterone, un ormone maschile che anche le donne producono (ma in quantità 10 volte inferiori rispetto a gli uomini). In menopausa la produzione di testosterone diminuisce, come quella di estrogeni e progesterone, ma non a livelli significativi come avviene invece per gli ormoni femminili. Questo determina un nuovo assetto che favorisce, spesso, la comparsa di caratteristiche “maschili” nel rapporto tra questi diversi tipi di ormoni. Le conseguenze possono essere:

  • acne
  • perdita di capelli
  • comparsa di peluria sul viso.

Nel caso dell’acne, l’aumento della secchezza e della sensibilità cutanea (che può essere una conseguenza del calo nella produzione di estrogeni) fa il resto nel contribuire alla tendenza ad accumulare impurità, infiammazioni e quindi brufoli.

C’è di più: comedoni e pustole tipici dell’acne, oltre ad essere responsabili di antiestetiche imperfezioni, possono contribuire a peggiorare l’aspetto della pelle che già in età matura può essere segnata da macchie e discromie.

Acne in menopausa: cosa puoi fare

Se sei alle prese con qualche problemino estetico causato dalla comparsa di antipatici brufoletti, ecco qualche consiglio per migliorare l’aspetto della tua pelle:

  1. Cura la pulizia della pelle: rimuovere sebo, impurità e cellule morte è il primo passo per aiutare la pelle a rinnovarsi e ad invertire la tendenza alla formazione di brufoli e punti neri Fastidi intimi durante la menopausa(causati proprio dall’eccesso di sebo, impurità e cellule morte nei pori). Meglio ancora se alla pulizia casalinga di routine basata su latte, tonico e, di tanto in tanto, scrub, abbini dei peeling più profondi da realizzare dall’estetista o dal dermatologo. In questo periodo in cui i cambiamenti ormonali possono mettere a dura prova la tua pelle, non lesinare sulla sua cura: utilizza prodotti di qualità e affidati a dei professionisti.
  2. Non spremere i brufoli: se lo specchio ti restituisce l’immagine poco piacevole di pustole o comedoni giallastri o scuri, la prima tentazione è quella di fare un’immediata “pulizia”, lo sappiamo. Niente di più sbagliato: brufoli e pustole non vanno schiacciati perché il rischio è quello di causare piccole lesioni il cui esito finale potrebbero essere macchie destinate a non andare più via. Anche se non è bello conviverci, armati di pazienza e aspetta che le infiammazioni regrediscano spontaneamente.
  3. Nel frattempo, però, applica localmente dei prodotti specifici: tonici esfolianti, stick purificanti e lenitivi, pomate che regolano l’eccesso di sebo e al tempo stesso svolgono un’azione anti-arrossamento. In commercio esistono anche patch, simili a piccoli cerotti, da applicare sulle imperfezioni e lasciar agire durante la notte. Fatti consigliare da un esperto.
  4. Non dimenticare mai l’idratazione e la protezione solare: anche se ci sono zone che l’eccesso di sebo rende oleose, il viso va sempre idratato con un buon prodotto adatto alla tua età. Scegli una crema che ripristini l’idratazione cutanea ma che svolga anche un’azione antirughe. In più, ricorda che il viso va schermato dai raggi Uva e Uvb 12 mesi l’anno, non soltanto in estate. A maggior ragione se soffri di acne, devi applicare ogni mattina un fattore di protezione pari almeno a 50 spf (meglio ancora se schermo totale) per evitare che le ferite della pelle causate dall’acne si trasformino in antiestetiche macchie scure. Puoi optare anche per un unico prodotto: in commercio esistono ottime creme idratanti ad azione antietà con un fattore di protezione alto al loro interno.
  5. Aiuta la tua pelle dall’interno: per favorire la sua naturale idratazione bevi almeno 2 litri di acqua al giorno e per tenere sotto controllo le impurità segui un’alimentazione sana ed equilibrata. Poiché la causa dell’acne sta nell’accumulo di sebo, evita grassi e zuccheri che ne favoriscono la produzione.

 -> Questa è la nostra pagina con i consigli alimentari in menopausa e i cibi amici della pelle

Acne in menopausa: rivolgiti al ginecologo

In alcuni casi possono manifestarsi casi di acne particolarmente severi, tanto da creare un vero e proprio disagio in chi ne soffre, fino ad avere ripercussioni sulla sicurezza in sé stesse e sulle relazioni sociali. Per questo motivo, di fronte ad un problema di acne “importante” (non stiamo parlando della comparsa di qualche semplice brufoletto qua e là) è importante rivolgersi ad un dermatologo.

In un primo momento puoi fare riferimento anche al ginecologo, dal quale è importante farti seguire costantemente negli anni che precedono e seguono la scomparsa definitiva delle mestruazioni. In questa fase, infatti, è importante dedicare maggiori attenzioni alla tua salute e al tuo benessere e soltanto uno specialista può prendersene cura, formulando diagnosi precise e individuando le soluzioni su misura per te.

Che si tratti di problemi di pelle o di fastidi intimi, rivolgiti al ginecologo

Sarà lui a valutare la tua situazione ormonale e, di riflesso, trattare le conseguenze che questa può avere sul tuo viso o sul tuo corpo. Sta alla larga dai passaparola tra amiche e dal fai-da-te . Anzi, se fino ad oggi ti sei trascurata rinviando sempre “quella visita di controllo” con le scuse più disparate, adesso è giunto il momento di prenderti cura di te.

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