Metrorragia in menopausa: cos’è e cosa fare se compare

donna parla di metrorragia

Si tratta di un disturbo che si manifesta con delle perdite di sangue, a volte copiose. Ecco cos’è e come puoi riconoscerla dalle semplici perdite.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con i nostri medici e specialisti

Ciclo irregolare, più breve o più lungo, magari intervallato da perdite: può trattarsi di un evento normale negli anni della perimenopausa, quando le mestruazioni iniziano poco alla volta a diventare irregolari per la stragrande maggioranza delle donne.

La cessazione definitiva del ciclo mestruale (perché tu possa dirti in menopausa devi contare 12 mesi consecutivi senza mestruazioni) non si verifica infatti all’improvviso ma è il punto di arrivo di un lungo processo di trasformazione dell’organismo, che può passare, per l’appunto, attraverso fasi come queste.

In ogni caso, le alterazioni del ciclo e ancor di più le perdite ematiche tra una mestruazione e l’altra possono generare ansia e timori che si tratti di qualcosa di più di un semplice evento fisiologico legato alla menopausa.

In questo articolo parliamo nello specifico di una alterazione del ciclo che può essere comune: la metrorragia.

Cos’è la metrorragia

Con il termine metrorragia si intende un sanguinamento uterino particolarmente abbondante che avviene al di fuori dei cicli mestruali. Questo vuol dire che si verifica tra una mestruazione e l’altra.

Le perdite di sangue possono comparire più frequentemente nella fase di ovulazione (se accade durante la vita fertile) e comportare anche crampi e dolori addominali. Questo genere di perdite non rimane però quasi mai un fatto isolato: la metrorragia tende a ripetersi nel tempo.

Nelle donne dopo i 45 anni, quando cioè si iniziano a verificare già le prime variazioni ormonali che condurranno alla menopausa, la metrorragia è dovuta il più delle volte allo squilibrio tra i livelli di estrogeni e progesterone. Ha, dunque, una causa fisiologica, imputabile all’alterazione nella produzione di ormoni che è del tutto naturale quando ci si avvicina alla menopausa.

Il fatto che possa trattarsi di una risposta naturale del corpo che sta cambiando, non deve farti pensare che sia un disturbo che può passare inosservato: un appuntamento con il ginecologo è sempre opportuno, per una visita di controllo che accerti l’esatta natura delle perdite.

C’è una stretta relazione tra menopausa e perdite, è vero, ma la metrorragia potrebbe anche essere il sintomo di alcune situazioni che è fondamentale diagnosticare precocemente o comunque monitorare costantemente come:

  • Tumori (benigni o maligni) dell’apparato genitale
  • Fibromi e polipi uterini
  • Vaginiti croniche o ricorrenti
  • Disfunzioni della tiroide (ma di solito, in questo caso, sono ben note prima dell’insorgenza della metrorragia)

Qual è la differenza tra la metrorragia e le semplici perdite

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La metrorragia non va confusa con lo spotting, un termine inglese con cui si indicano le piccole perdite ematiche che in genere sono di colore scuro. Questi sanguinamenti possono verificarsi tra una mestruazione anche durante la vita fertile, perlopiù in concomitanza con la fase dell’ovulazione.

La differenza, però, sta nel fatto che in caso di spotting il sanguinamento è scarso, appena qualche goccia, mentre nella metrorragia il sanguinamento è generalmente abbondante: più che di perdite si parla di una vera e propria emorragia, al punto che metrorragie frequenti potrebbero causare anemia in conseguenza di una forte carenza di ferro dovuta alla perdita di sangue.

Anche per questo motivo è importante parlarne con il ginecologo e valutare anche l’opportunità di procedere con i controlli.

Cosa fare se compare la metrorragiaFastidi intimi durante la menopausa

Anche se si tratta di un episodio isolato, e magari non è stato neanche accompagnato da dolori, è bene non sottovalutare mai un sanguinamento anomalo. Prendi appuntamento con il medico o, meglio, con un ginecologo e racconta l’accaduto. Sarà lui a valutare l’opportunità di esami di controllo per indagare la questione.

Anche se sei in menopausa, infatti, farti seguire periodicamente da un ginecologo è importante per monitorare costantemente il tuo stato di salute sin dai primi segnali di perimenopausa.

La prevenzione è un’arma potentissima per diagnosticare precocemente qualunque problema e ridurre quei fattori di rischio che la menopausa potrebbe aumentare, come nel caso dell’Atrofia Vulvo Vaginale, che ha tra i suoi sintomi proprio le perdite. Bastano pochi e semplici esami da ripetere periodicamente dopo i 45 anni (qui trovi la lista completa) per vivere serena e tranquilla e liberarti da eventuali ansie e paure.

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