Abbiamo più volte parlato delle perdite di sangue in menopausa, un disturbo frequente che può essere spia di alcune patologie. Per sgombrare il campo da ansie e preoccupazioni, ecco quello che devi sapere su un problema che va sempre indagato dal ginecologo.

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In menopausa può accadere di avere sporadicamente delle perdite di sangue: se, com’è evidente, non è più il ciclo e se non sono più le “false mestruazioni che potresti aver conosciuto durante la premenopausa, di cosa si tratta?

Devi sapere che le perdite ematiche (che siano chiare o scure) possono essere un corollario della menopausa, come il prurito, la secchezza e gli altri fastidi intimi. Tutti segnali che non sono mai da sottovalutare.

Possono creare imbarazzo nella vita sociale e nella vita di coppia. Di fronte a questi episodi (anche uno solo), però, la buona norma da osservare è soltanto una: consultare il ginecologo senza rinvii né tentennamenti.

Le perdite intime possono essere sintomo dell’Atrofia Vulvo Vaginale

L’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione patologica che interessa circa 1 donna su 2 in menopausa e postmenopausa. Si tratta di una situazione che molto spesso ha fra i sintomi:

Attenta: non è detto che se noti dei sanguinamenti siano un segno di AVV (acronimo di Atrofia Vulvo Vaginale), ma potrebbero esserlo. L’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione patologica cronica e progressiva: per questo motivo la diagnosi precoce è fondamentale.

Quando le perdite di sangue arrivano prima della menopausa: lo spotting

Trova un espertoLe perdite intime possono comparire anche prima della menopausa, durante la fase iniziale della perimenopausa e cioè quando si manifestano le prime avvisaglie del passaggio dalla vita fertile alla menopausa vera e propria.

Ma anche se le mestruazioni sono cessate già definitivamente potrebbe accadere di trovare perdite di sangue di colore scuro. Potrebbe trattarsi del cosiddetto fenomeno dello spotting: si tratta di sanguinamenti sporadici dovuti alla crescente irregolarità del ciclo mestruale man mano che si va verso la fine dell’età fertile (ma possono comparire anche dopo 12 mesi dall’ultimo ciclo). In questo caso, in genere, le perdite sono scure.

Quelle di colore rosso vivo, invece, possono essere una spia di varie problematiche. Ad ogni modo, siccome nessuna donna è uguale all’altra e non è mai possibile generalizzare, questi fenomeni vanno sempre riportati al ginecologo.

Soltanto lo specialista, con un’ecografia interna e un Pap-test (nulla di nuovo per te, si spera, perché sono esami di routine che avresti dovuto eseguire periodicamente per tutta la tua vita fertile), può effettuare la diagnosi corretta e individuare un trattamento personalizzato.

Altre cause delle perdite intime in menopausa

Se non sono le ultime irregolarità mestruali a provocarti sporadiche macchie di sangue, e se queste non sono un sintomo-spia dell’Atrofia Vulvo Vaginale, altre patologie potrebbero nascondersi dietro le perdite intime:

  • L’endometriosi: si tratta di una patologia del tessuto posizionato all’interno dell’utero (l’endometrio, per l’appunto), che cresce al di fuori della sua sede naturale.
    L’endometriosi colpisce generalmente in età fertile e può provocare infertilità, dolori acuti e disagi soprattutto durante il ciclo mestruale e durante i rapporti intimi. Spesso può essere dolorosa e provocare, oltre a sanguinamenti, irritazioni e infezioni. Attenzione, l’endometriosi può anche essere asintomatica.
  • I polipi endometriali: si tratta di escrescenze di tessuto dell’endometrio che crescono fuori dalla loro naturale sede, si gonfiano di sangue e poi si rompono, provocando un sanguinamento. Solitamente è una patologia benigna, comune in particolare alle donne in premenopausa (tra i 40 ed i 50 anni di età). Per questo motivo, nessun allarmismo e nessuna paura (ma solo se ti sei rivolta al ginecologo): l’asportazione dei polipi richiede pochi minuti ed è pressoché indolore, al massimo appena fastidiosa. Fastidi intimi durante la menopausa
    Un unico esame consente sia di accertare con precisione esatta la presenza di polipi, sia di rimuoverli: si chiama Si tratta di una pratica mininvasiva (con tecniche endoscopiche) che consente, oltre ad effettuare un esame diagnostico più approfondito, come abbiamo detto, di rimuovere i polipi senza bisturi mediante una microcamera montata su un tubicino sottilissimo (che consente l’esplorazione della cavità uterina e della cervice).
    Anche la presenza di polipi, però, proprio come l’endometriosi, può essere asintomatica. Per questo motivo comprenderai chiaramente quando sia fondamentale sottoporsi periodicamente a visite ed esami di controllo per monitorare lo stato della tua salute intima.
  • Le iperplasie endometriali: si tratta della proliferazione di ghiandolenell’endometrio, che ha come conseguenza perdite ematiche intime.
    Questa è una condizione patologica che compare più frequentemente dopo i 45 anni, ovvero in fase perimenopausale, e che può essere legata a fattori di rischio come l’obesità, il diabete e il trattamento ormonale massiccio e prolungato a base di estrogeni ma anche all’assenza di gravidanze nel corso della vita e ad una lunga età fertile (sia per la comparsa precoce delle mestruazioni che per una menopausa tardiva).
    Se i polipi sono solitamente una patologia benigna, l’iperplasia endometriale può non avere sempre evoluzioni positive: ecografie e Pap-test, lo ricordiamo ancora una volta, sono le migliori armi di prevenzione.

 Perdite di sangue dopo i rapporti intimi in menopausa

La menopausa, lo sai, può essere tutt’altro che amica del benessere e della serenità di coppia: la secchezza vaginale ed il conseguente dolore durante i rapporti (dispareunia) possono provocare microtraumi per effetto dello sfregamento meccanico sulle pareti troppo asciutte (per l’assenza di lubrificazione naturale). Questa condizione può causare sanguinamenti dopo i rapporti.

Sono situazioni, oltre che dolorose, imbarazzanti e, per alcune donne, persino angoscianti: può essere infatti difficile e disagevole spiegare al partner perché, nonostante la voglia, l’amore alle volte sembra proprio impossibile. C’è molto ,però ,che si può fare per recuperare il sorriso sotto le lenzuola: anche in questo caso rivolgersi al ginecologo è l’unica soluzione concreta ed efficace.

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