Dopo la menopausa, quando la lubrificazione naturale non è più efficace come durante la vita fertile, è possibile che dopo un rapporto intimo oppure senza alcuna causa apparente, compaiano delle piccole lesioni alla vulva o alla vagina. Ecco cosa possono essere.

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Da qualche tempo perdite e un po’ di dolore

Hai avuto un rapporto intimo con il tuo partner senza particolari difficoltà: l’ingresso in menopausa non ha limitato i vostri incontri che si svolgono con passione.

Da qualche tempo, però, dopo il rapporto hai notato che il bruciore intimo tende a diventare persistente e a durare del tempo, a volte anche dei giorni. Da principio hai dato la responsabilità alla sua focosa prestazione e alla tua scarsa lubrificazione naturale, ma ora sei preoccupata perché hai notato delle piccole macchie di sangue sugli slip.

Ti sei accorta che quelle gocce di sangue vengono da piccoli taglietti, ferite nella zona intima che adesso ti preoccupano molto: come te le sei procurate? Sono sintomo di un disturbo? Ecco tutte le informazioni.

Lesioni vulvari e secchezza sono legati a doppio filo

La secchezza vaginale è un disturbo molto frequente in menopausa quando la produzione estrogenica cessa e pertanto tutti i tessuti (anche la pelle) soffrono per una scarsa idratazione naturale.

Immagina quanto l’idratazione possa essere importante per una mucosa come la vagina, che è per definizione un ambiente umido e lubrificato.

Nel momento in cui l’idratazione naturale scarseggia, i tessuti iniziano a soffrire per questa secchezza, esfoliandosi gradualmente fino a lacerarsi in tante, minuscole lesioni che danno bruciore e a volte anche prurito.

Ginecologo esperto in menopausa
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Per fare un paragone infelice si potrebbe dire: un po’ come accade ai talloni quando non fai la pedicure per un po’ di tempo!

Per questo motivo la secchezza vaginale raramente si presenta come disturbo isolato perché l’ecosistema vulvo-vaginale viene interamente coinvolto.

In questo senso la donna potrebbe avvertire:

Si tratta, come immagini o forse come sai per esperienza diretta, di disturbi assai poco piacevoli che possono incidere  negativamente sulla vita quotidiana e soprattutto sulla vita di coppia.

Quanto sono grandi le lesioni vulvari di questo tipo?

Generalmente si tratta di microlesioni, che il ginecologo (dal quale è fondamentale che tu vada regolarmente) riesce a individuare solo con l’aiuto di una lente di ingrandimento.

Non riuscirai, pertanto, ad individuarle da sola con l’aiuto di uno specchio.

Proprio per questo motivo possono essere fonte di preoccupazione: le lesioni non si vedono, danno però molto dolore e spesso sanguinano. Non si riesce a individuare l’origine del sanguinamento e perciò si pensa venga dall’interno. La conseguenza è il timore immediato di una patologia più seria.

Dove possono manifestarsi queste lesioni vulvari?

Se l’origine delle lesioni vulvari è l’Atrofia Vulvo-Vaginale, come è abbastanza probabile se sei in menopausa e se avverti secchezza e bruciore, è possibile che le tue lesioni non siano isolate nella zona vulvare, e cioè nella parte più esterna dell’apparato genitale.

L’assottigliamento dei tessuti, che unito alla secchezza può dare origine a queste piccole lesioni, riguarda sia la vulva che la vagina (la parte più interna), ma anche vescica, uretra, utero, corpi cavernosi e muscoli, come il pavimento pelvico, che perdono forza, tono ed elasticità.

Ecco che queste microlesioni dolorose e pruriginose, possono manifestarsi a livello vaginale e vulvare, spesso avvertite anche dal partner, ma anche uretrale, e apparire come concausa di bruciori alla minzione e disfunzioni della continenza.

A volte le lesioni possono manifestarsi anche nell’area perineale (fra l’ingresso della vagina e l’ano) e dare dolore anche durante le normali attività quotidiane.

Guarire dalle lesioni vulvari: una visita è fondamentale

Quando si tratta di intimità e problemi intimi la via della cura fai-da-te è spesso vista come una scappatoia alla visita ginecologica. Niente di più sbagliato, considerando che spesso i rimedi fai-da-te non sono adeguati.

Nel caso delle lesioni vaginali non deve esserci imbarazzo perché si tratta di una situazione frequente quanto parzialmente fisiologica nelle donne in menopausa.

Non devi temere, lo specialista potrà analizzare le tue piccole perdite o le tue lesioni per capirne la causa e valutare insieme a te le possibilità di intervenire con un percorso efficace e specifico.

Collegare le lesioni e i disturbi alla menopausa

“Solo il 4% delle donne attribuisce all’atrofia vaginale la secchezza vaginale, il dolore ai rapporti, il bruciore; solo il 12% li attribuisce a cambiamenti ormonali e solo il 24% li attribuisce alla menopausa. Ben il 63% pensa che i disturbi passeranno con l’età”. Sono le parole della ginecologa Alessandra Graziottin che ben disegna un panorama nel quale è assolutamente fondamentale parlare con lo specialista dei propri disturbi, anche minimi.

La conseguenza di questo scenario è che poche donne chiedono l’aiuto del proprio ginecologo per untrattamento  specifico.

L’imbarazzo non servirà ad alleviare i tuoi disturbi, mentre un po’ di coraggio nell’affrontare la visita ginecologica sì. Il sollievo è dietro quella porta.

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