Sesso in menopausa? Per molte è fatica, disagio o addirittura tabù. Invece una vita intima attiva contribuisce a mantenere il benessere generale.
Parlare di sessualità in menopausa, per molte donne, è ancora un tabù. Troppo spesso si pensa che “ormai” non sia più importante, che “con l’età passa tutto”, che sia giusto rassegnarsi. E invece no. L’intimità resta un pilastro fondamentale del benessere, anche (e forse soprattutto) dopo i 50 anni.
Lo sa bene la dottoressa Elisa Caruso, ginecologa e autrice del libro Cambiare insieme – Guida di coppia alla menopausa (ed. Ponte alle Grazie)*, che accompagna le sue pazienti anche nel percorso della menopausa, aiutandole a vivere il cambiamento come un’opportunità e non come una rinuncia. Da leggere anche in due!
Quando la menopausa cambia l’intimità
Nella mia esperienza clinica, molte donne riferiscono un cambiamento al livello di vita intima dopo la menopausa. Le cause sono multifattoriali – spiega la dottoressa Caruso. –Al livello fisico parliamo per lo più di disturbi come la secchezza, il dolore ai rapporti (dispareunia), la perdita di elasticità dei tessuti e il calo della libido. Ma ci sono anche aspetti psicologici importanti che possono cambiare il rapporto con l’intimità di coppia: l’autostima, il desiderio, la percezione del proprio corpo.
Il risultato? Spesso si innesca un circolo vizioso: il disagio fisico porta a evitare l’intimità, il silenzio crea distanza nella coppia, il piacere diventa un ricordo, fino a farci sentire inadeguate, a volte colpevoli. Ma – e qui arriva la buona notizia – le soluzioni ci sono, a patto di parlarne.
Parlarne con il ginecologo significa aprire le porte a una possibile soluzione. Quando possiamo intervenire con dei trattamenti, la paziente ha l’opportunità di riuscire a recuperare una vita sessuale soddisfacente. È importante rompere il silenzio.
Le problematiche più comuni della sessualità in menopausa
In menopausa il corpo cambia, e con lui anche la sessualità. Abbiamo tante volte parlato su queste pagine del perché (gli equilibri ormonali, in primis). I disturbi più frequenti che la dottoressa Caruso osserva nelle sue pazienti includono:
- Secchezza vaginale: legata alla carenza ormonale, può dare molti fastidi quotidiani: da una sensazione di “ruvidità” intima a prurito e bruciori. In assoluto, è uno dei disturbi maggiormente riportati dalle pazienti.
- Atrofia vulvo-vaginale (AVV) o, ancor più ampiamente definita oggi, sindrome genitourinariache va a definire un invecchiamento progressivo della zona intima che causa un assottigliamento dei tessuti vulvari e vaginali che diventano via, via più fragili e meno elastici. Possono essere questi fattori a causare i principali fastidi.
- Calo del desiderio: spesso è legato sia a fattori ormonali che psicologici
- Dispareunia: il dolore durante il rapporto che può diventare un grave deterrente all’intimità
- Difficoltà di comunicazione con il partner: molte donne non riescono a parlare chiaramente con il partner della propria situazione e condizione per vergogna, per timore. Questo, a lungo andare, può portare a incomprensioni
- Cambiamenti d’umore e disturbi del sonno, sono tra i primissimi disturbi che possono comparire sin dalla perimenopausa. È chiaro che una donna irritabile o, peggio, che non riesce a dormire bene e a ricaricarsi, sarà stanca e indisposta psicologicamente. Questo può peggiorare il benessere generale e quello sessuale.
“Ci vuole un approccio personalizzato che includa sia il supporto medico che psicologico. La coppia va accompagnata, non lasciata sola.”
L’amore come medicina (e no, non è solo una metafora)
L’amore fa bene anche alla salute intima. Non è solo questione di cuore, ma anche di tessuti, ormoni e stimoli: una vita sessuale regolare migliora la circolazione, mantiene la mucosa vaginale più sana e stimola il desiderio.
In più, l’amore è in grado di accendere un vero circuito virtuoso: sentirsi amate e desiderate rafforza l’autostima, ci fa sentire vive, presenti, al centro della nostra vita. E se l’amore non c’è ancora? Nessun problema. Molte donne sono ancora alla ricerca di un amore: un nuovo partner può diventare un’occasione per vivere una sessualità più consapevole, libera dalla paura di una gravidanza e orientata al piacere autentico.
Con un’attenzione, però, che non va mai dimenticata: va sempre fatta prevenzione per le malattie sessualmente trasmissibili. In questi casi, è importante usare metodi cosiddetti di barriera, che abbiamo a disposizione in versione sia maschile (i più tradizionali condom), che femminile.
Le relazioni stabili? Sono la più bella sfida
Avere lo stesso partner da anni è un segnale di stabilità, quando la coppia funziona. Ma cosa accade alla vita sessuale e al desiderio? La realtà è un po’ più complessa.
Nelle relazioni di lunga data si potrebbe tendere, a lungo andare, a trascurare la sfera intima, perché si è travolti dalla routine, dal lavoro, dai figli, dalle incombenze e dai pensieri quotidiani. Ma è proprio qui che serve impegno: reinventarsi, ritagliarsi spazi personali, viaggiare insieme. Anche solo cambiare qualcosa nella quotidianità. In più, noi donne dovremmo imparare a prenderci i nostri spazi. Facciamoci caso: quando stiamo bene, quando siamo soddisfatte, siamo anche meglio disposte verso un rapporto intimo.
Il piacere in menopausa può cambiare, ma non svanisce
Uno dei temi meno discussi – ma tra i più delicati – è il piacere femminile dopo la menopausa.
Il piacere sessuale può cambiare, è vero. Non accade sempre, come per tutti i disturbi della menopausa non c’è una regola fissa, ogni donna è diversa, ma potrebbe succedere. Il motivo è che gli estrogeni diminuiscono, le zone erogene possono diventare meno sensibili, il tempo per raggiungere l’orgasmo può allungarsi. Ma il piacere non sparisce: cambia, può diventare più profondo, più consapevole.
Per mantenere un piacere vivo la componente psicologica è fondamentale. Se non c’è eccitazione è molto difficile raggiungere un piacere intenso e soddisfacente. Quindi è il momento di fare di tutto per aumentare il desiderio, facilitare i rapporti e stimolare il tessuto vaginale. Per ciascuno di questi elementi può esserci un trattamento appropriato che può essere combinato oppure no, tutto dipende dalla donna.
E poi, naturalmente, è importantissimo mantenere uno stile di vita sano: movimento, alimentazione equilibrata, meno cattive abitudini come fumo, alcol e vita sedentaria. È incredibile quanto un po’ di attività fisica possa fare al livello di microcircolazione.
Una cosa è certa: la menopausa non è la fine del piacere. È solo l’inizio di una nuova fase nella quale serve ascolto, rispetto per sé stesse e, soprattutto, il coraggio di parlarne. Con il partner, certo. Ma anche – e forse prima di tutto – con il ginecologo che può davvero fare molto per il benessere quotidiano di noi donne.
Tante donne si trascinano il disagio per anni, senza sapere che basta poco per stare meglio. La buona notizia è che oggi abbiamo tantissimi strumenti, trattamenti personalizzati, nuove possibilità. Ripeto: basta rompere il silenzio.
Note:
- Il libro della dottoressa Caruso si trova qui: https://www.ponteallegrazie.it/libro/cambiare-insieme-elisa-caruso-9791255820963.html