Sindrome genitourinaria, di cosa si tratta

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Sindrome genitourinaria della menopausa è un nuovo termine utilizzato per descrivere i sintomi causati dalla menopausa a carico della vagina e delle vie urinarie quali secchezza vaginale, dolore durante i rapporti sessuali, urgenza urinaria e infezioni delle vie urinarie.

Con il termine Sindrome genitourinaria (in inglese: Genital Syndrome of Menopause-GSM) si intende un complesso di disturbi cronici che, come dice la parola stessa, riguardano sia l’apparato genitale che quello urinario. Tra queste manifestazioni ci sono condizioni direttamente legate al calo nella produzione di estrogeni che è fisiologico al termine della vita fertile, come:

  • secchezza vaginale
  • dolore ai rapporti
  • urgenza urinaria
  • infezioni delle vie urinarie

La sindrome genitourinaria è legata alla menopausa, il periodo nel quale vede la sua insorgenza e si stima che colpisca oltre il 50% delle donne al termine della vita fertile (fonte dati dottoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica Ospedale San Raffaele Resnati, Milano).

Eppure sono ancora moltissime le donne che soffrono di sindrome genitourinaria ma non arrivano alla diagnosi perché, per vergogna o timore, non riferiscono al ginecologo la sintomatologia che avvertono imputandola alla menopausa e quindi pensando che non ci sia nulla da fare se non sopportare.

Per di più, trattandosi di una sindrome progressiva, insieme a tutti i disturbi di cui è composta, se non opportunamente trattata può peggiorare nel tempo fino a diventare cronica.

Ecco perché la diagnosi precoce della sindrome genitourinaria può rivelarsi di fondamentale importanza.

Sindrome genitourinaria: da cosa me ne accorgo?

Fra i disturbi che dovrebbero spingerti ad approfondire la conoscenza della tua menopausa con un colloquio dal ginecologo c’è senza dubbio la secchezza vaginale, un disturbo estremamente frequente in menopausa perché è legata al calo nella produzione di estrogeni, fisiologico quando il ciclo scompare definitivamente.

A tre anni dall’ultima mestruazione, soffre di secchezza vaginale 1 donna su 2, a 10 anni dalla menopausa la lamentano quasi tutte le donne.

Questa condizione non è quasi mai isolata ma si presenta spesso accompagnata da:

In questo quadro, la secchezza intima può rappresentare il segnale di un’involuzione generale dei tessuti vaginali e vulvari. Quando questa involuzione interessa anche gli organi dell’apparato urinario (vescica e uretra) si parla in senso più vasto di sindrome genitourinaria.

Sindrome genitourinaria: quali sintomi

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Come abbiamo appena detto la sintomatologia della sindrome genitourinaria è legata ad un’involuzione dei tessuti intimi, che diventano più sottili e più fragili. La secchezza vaginale è la conseguenza più tipica (e comune) di questa condizione ma ci sono molti altri segnali che possono portare alla diagnosi:

Sindrome genitourinaria e Atrofia Vulvo Vaginale

Nel quadro della sindrome genitourinaria rientra l’Atrofia Vulvo Vaginale. é una condizione progressiva che può interessare le donne in menopausa e post-menopausa e che è a carico dell’apparato genitale.

Quanto più sono numerosi i sintomi a carico dell’apparato genitale e delle vie urinarie, tanto più la sindrome genitourinaria può pesare sulla qualità di vita della donna. Se sei arrivata a leggere sin qui, hai capito anche quanto questi disturbi possano ripercuotersi sull’intimità di coppia: il dolore ai rapporti, l’aumento del rischio di microabrasioni e lesioni, la maggior esposizione alle infezioni, possono avere ricadute importanti sulla voglia di stare insieme.

Questo spiega perché la sindrome genitourinaria può avere anche conseguenze psicologiche importanti: fraintendimenti e musi lunghi da una parte, calo del desiderio e rinuncia a cercare un nuovo amore se sei ancora single, possono alzare barriere rispetto all’esterno e influenzare la socialità e quindi il benessere.

Inutile dire che la vita sociale e di coppia è un elemento importantissimo per il benessere psicologico e quindi anche per preservare la salute fisica, seguendo l’antico ma sempreverde detto: “mens sana in corpore sano”. Ciò non significa solo che è importante mantenere la forma fisica per preservare le capacità intellettive al massimo, ma anche il contrario: per mantenere la salute, le tue facoltà intellettive devono restare fresche e pronte.

Ecco perché se avverti fastidi lievi, doloretti, o hai avuto qualche episodio di perdita ematica è importante sentire il ginecologo. Diagnosticare precocemente i sintomi della sindrome genitourinaria può aiutarti a trovare trattamenti adeguati.

Sindrome genitourinaria: cosa fare

Come vedi non è opportuno aspettare che le cose si sistemino da sole. Fastidi e disturbi legati al calo di ormoni in menopausa non passeranno da soli e rischiano di impattare sia sulla tua salute intima che sulla tua qualità di vita, anche perché possono creare disagio e imbarazzo anche nel rapporto di coppia.

Per questo motivo, la prima cosa utile che puoi fare è quella di prendere appuntamento con un ginecologo.

Allo specialista puoi descrivere in modo preciso, senza vergogna né paura, le problematiche che noti sul tuo corpo: è l’unico modo per aiutare il ginecologo a formulare una diagnosi precisa e individuare i trattamenti più adatti a te. A volte le donne temono il “giudizio” del ginecologo sulle abitudini o le preferenze sessuali, ad esempio, e per questo evitano di riferire alcuni particolari. Ciò che tutti gli specialisti raccomandano, invece, è di parlare francamente: il medico non ha il compito di fare la morale o di esprimere una valutazione sulla persona, ha il compito di analizzare i sintomi e i risultati degli esami clinici per definire una diagnosi e quindi un trattamento.

La menopausa è un percorso naturale, lento e graduale nel quale l’intero organismo cambia. Per questo motivo è importante farsi seguire da uno specialista periodicamente, sia prima che dopo la scomparsa definitiva delle mestruazioni.

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