Ansia in menopausa: da cosa dipende, i sintomi e le terapie consigliate

ansia in menopausa

L’arrivo della menopausa è un periodo delicato, inutile nasconderlo: i cambiamenti ormonali provocano uno stato di irritabilità ed è maggiore la frequenza di episodi di ansia e attacchi di panico. Vediamo come tenerli sotto controllo.

L’arrivo della menopausa, specialmente nel primo periodo – diciamolo pure chiaramente – è un momento delicato per la donna, specialmente dal punto di vista psicologico. In realtà, anche se non c’è alcuna patologia e tutto ciò che accade è normale e fisiologico, “per colpa” dello sconvolgimento ormonale ci possono essere degli scompensi anche a livello d’umore.

Anche in questo caso, come per la maggior parte delle manifestazioni legate alla menopausa, ogni donna è una storia a sé: c’è chi avverte un leggero malessere, magari solo più stanchezza del solito, chi invece incappa in una vera e propria depressione e chi, ancora, manifesta difficoltà nella gestione emotiva quotidiana che può sfociare in ansia o addirittura in episodi di panico.

In modo particolare la perimenopausa – scrive la ginecologa Alessandra Graziottin – risulta essere l’epoca di maggiore vulnerabilità all’esordio o alla ricorrenza di un disturbo dell’umore o ansioso.” 

Uno studio della rivista North American Menopause Society (NAMS) ha analizzato 3.503 donne in menopausa. Quelle donne che hanno manifestato episodi di ansia come sintomo della menopausa, hanno sviluppato anche problemi fisici peggiori in post-menopausa: Many women report symptoms of depressed mood, stress, anxiety, and a decreased sense of well-being around the time of menopause. In studies, mood changes have been observed in up to 23% of peri- and postmenopausal women. Additionally, symptoms of anxiety—tension, nervousness, panic, and worry—are reported more frequently during perimenopause than before it, regardless of whether symptoms of depression are present or not”.

Con l’arrivo della menopausa – si legge nel passaggio precedente – molte donne riportano sintomi di depressione, stress, ansia e senso di malessere generalizzato. I cambiamenti di umore in perimenopausa (tra la comparsa dei primi sintomi e l’inizio della menopausa, nda) e postmenopausa sono stati osservati nel 23% delle donne. Inoltre, i sintomi di ansia, nervosismo, gli attacchi di panico e la preoccupazione crescente sono riportati più frequentemente durante la perimenopausa, indipendentemente dal fatto che ci sia una tendenza alla depressione”.

Il perché degli sbalzi d’umore in menopausa

Donna con Atrofia vulvo-vaginale Donna con Atrofia vulvo-vaginale
Icona menopausa Buono a sapersi

Fastidi intimi durante la menopausa

Ne soffre più della metà delle donne.

Quello che accade al tuo corpo e al tuo umore dipende dalla diminuzione degli estrogeni e del progesterone, quegli stessi ormoni che ti hanno permesso – ad esempio – di avere un ciclo mestruale e di avere dei figli durante la tua vita fertile. Quello che accade nel periodo del climaterio è che il tuo corpo improvvisamente inizia a produrre meno ormoni rispondendo meno alle richieste dell’ipofisi e dell’ipotalamo, la più importante area di interconnessione fra il sistema nervoso e il sistema endocrino, che ne regolano la produzione.

Questi sbalzi ormonali mandano letteralmente in tilt l’ipotalamo che gestisce anche la reazione alle emozioni. Così a fare compagnia agli estrogeni, calano anche i livelli di:

  • Serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità”.
  • Endorfine, sostanze prodotte dal cervello che potremmo soprannominare “molecole della gioia”.
  • Dopamina, la “molecola del piacere”.

È un momento in cui è probabile che il mondo ti sembri improvvisamente più grigio, che i problemi quotidiani ti possano sembrare più pesanti di quel che sono, che le tue preoccupazioni possano aumentare per sfociare nell’ansia.

Naturalmente si tratta solo di una sensazione personale. Più avanti ti dirò anche come tenerla sotto controllo.

Quali sono i sintomi dell’ansia?

L’ansia è uno stato psicologico dovuto ad un insieme di sintomi anche diversissimi tra loro. Molte persone dichiarano di avvertire respirazione difficoltosa , mancanza d’aria, palpitazioni, tachicardie, dolori toracici o addominali, sudorazioni improvvise, nausee, disturbi intestinali o urinari, sonno tormentato, insonnia, emicrania, senso di irrequietezza o di apprensione, paura ingiustificata, difficoltà di concentrazione, facile affaticamento, disturbi della memoria.

Queste sensazioni possono comparire singolarmente oppure combinarsi tra loro in vario modo dando origine a situazioni che possono risultare insostenibili e può essere utile farsi aiutare da un professionista (uno psicologo o uno psicoterapeuta) per superare il momento.

Quando poi questi stessi sintomi si presentano in forma accentuata, l’ansia può sfociare in una forma molto più invalidante (caratterizzata da tremori fissi o sporadici, fortissime sudorazioni, vampate di calore improvvise, vertigini, instabilità generalizzata, forti paure ingiustificate di vario genere, ecc) che va sotto il nome di attacco di panico.

Psicologicamente, l’ansia è una anticipazione apprensiva di un pericolo o di un evento negativo futuro accompagnata da sintomi fisici di tensione. L’ansia, presa come fenomeno a sé, è del tutto normale in quanto è un’emozione che prepara e attiva l’organismo in situazioni che potrebbero essere pericolose. Diviene invece un disturbo emotivo spiacevole quando lo stato di allarme e paura è esagerato rispetto ai reali pericoli oppure quando i pericoli non ci sono affatto.

L’ansia può dunque anche essere normale e in menopausa una sensazione ansiosa lo è in modo particolare. Deve destare attenzione nel momento in cui diventa un disturbo, ovvero quando il disagio è tale da provocare difficoltà nella vita lavorativa e sociale, in altre aree importanti della vita oppure nel momento in cui ti accorgi di avere difficoltà a controllare le emozioni e la preoccupazione.

Con l’arrivo della menopausa, in donne particolarmente sensibili oppure se ci sono stati in passato problemi legati all’ansia o agli attacchi di panico, è probabile che questi episodi tornino a manifestarsi, con il corollario di fobie che possono essere connesse.

Un attacco di panico è una manifestazione importante, ti rende vulnerabile, destabilizza e spaventa. Un attacco di panico differisce dalla “semplice” ansia generalizzata perché c’è la convinzione che si tratti di qualcosa di fisico, che ci sia una ragione che va al di là del disturbo, del semplice disagio momentaneo. Un attacco di panico determina un disagio più profondo e per questo è ancora più importante prenderlo sul serio e cercare la terapia migliore.

Ginecologo esperto in menopausa
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Come tenere sotto controllo l’ansia in menopausa

Ad esempio: ultimamente hai difficoltà ad affrontare l’argomento “intimità” con il tuo partner per via dei tuoi fastidi legati alla menopausa. Sei costantemente preoccupata che il tuo compagno possa vivere male questa situazione e cercare così altrove “quel che manca” all’interno della coppia. Questi pensieri probabilmente ti procureranno una forte emozione di ansia.

Per provare a gestire il tuo stato d’animo e i tuoi timori, di tanto, in tanto tenterai di accontentarlo ma provi dolore, hai una costante secchezza e spesso i tentativi falliscono. L’ansia scenderà nel momento in cui lo hai vicino per cui il tuo corpo “imparerà” che è questa la maniera di stare meglio e ogni volta tenterai di riproporre lo stesso schema. Quando però il tuo compagno non c’è, la paura di perderlo e con essa il livello di ansia diventeranno molto più forti.

La soluzione alla tua ansia – in questo esempio – non è averlo vicino sempre. Ciò che ti occorre è risolvere definitivamente la tua preoccupazione iniziale e quei comportamenti che mantengono “in vita” le emozioni negative oltre al tuo problema intimo. Occuparsi degli affetti è normale, ma quando queste attenzioni generano emozioni negative è il momento di fermarsi e pensare se è la strada giusta, quella sulla quale stiamo camminando.

Se senti un disagio e senti che un aiuto potrebbe essere importante, non aver paura di rivolgerti al tuo medico. Puoi chiedere un consulto, esponendo quali sono le difficoltà che incontri quotidianamente per via di questo stato d’animo: se lo riterrà opportuno ti invierà a una visita specialistica.

Per i tuoi problemi di ansia, se si manifestano in perimenopausa il ginecologo potrebbe essere il tuo interlocutore principale. Valuterà inoltre se sia correlato o meno alla menopausa e nel caso indirizzarti verso uno psicologo o un terapeuta… È molto importante, ad esempio, identificare e riconoscere i pensieri che generano e alimentano l’ansia. Puoi concentrarti anche tu stessa su questo elemento e provare a riconoscere quali situazioni, quali momenti, quali condizioni generano delle reazioni ansiose.

Non dimenticare, però, di occuparti della tua salute e dei sintomi fisici che accompagnano le tue preoccupazioni: secchezza, prurito e dolore durante i rapporti intimi non sono normali, anche se sono legati alla menopausa. Questi disagi vanno tenuti sotto controllo con l’aiuto di un ginecologo perché possono essere efficacemente curati.

Quando l’ansia e la preoccupazione vengono dai tuoi disagi intimi

“Ho parlato con il ginecologo per dirgli della secchezza perché avevo un fastidio continuo, anche al contatto con lo slip: è molto antipatico perché hai questa sensazione di disagio tutto il giorno”. È la voce di Marta che racconta della sua difficoltà quotidiana con secchezza, prurito e bruciore, sintomi dell’Atrofia Vulvo Vaginale che colpisce il 50% delle donne in menopausa.

Un disagio come quello provocato dall’atrofia vaginale può diventare fonte di preoccupazione personale ma anche un elemento destabilizzante per la coppia, all’interno della quale possono nascere altre situazioni che favoriscono l’emergere di sensazioni ansiose.

Se hai gli stessi fastidi, il consiglio è rivolgerti al più presto a un ginecologo che saprà elaborare una diagnosi precisa e consigliarti il percorso terapeutico migliore.

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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