Gli ormoni e la tiroide sono collegati a doppio filo. Quand’è che la menopausa può influire sul funzionamento della ghiandola?

La menopausa è un momento di grandi trasformazioni per il corpo femminile, e tra i tanti cambiamenti che possono verificarsi, spesso silenziosamente, ci possono essere alcune ripercussioni degli sbalzi ormonali anche sulla tiroide. Una ghiandola piccola, ma fondamentale per il benessere generale: energia, umore, peso, metabolismo, temperatura corporea, regolarità intestinale, molto passa da qui.

E quando la tiroide funziona troppo o troppo poco, i sintomi correlati possono confondersi con i disturbi della menopausa, creando confusione e disagio. Vediamo insieme come riconoscere i disturbi tiroidei e come affrontarli nel modo giusto.

Cos’è la tiroide e perché è così importante per la salute femminile

La tiroide1 è una ghiandola endocrina a forma di farfalla, situata alla base del collo. Produce principalmente ormoni – tiroxina (T4) e triiodotironina (T3) – che entrano in gioco nella regolazione di diverse funzioni corporee, tra le quali:

  • Metabolismo
  • Energia e vitalità
  • Temperatura corporea
  • Funzione intestinale
  • Umore e concentrazione
  • Regolarità del ciclo mestruale (prima della menopausa)

In menopausa, il calo progressivo degli estrogeni può influenzare anche l’attività tiroidea. Ecco perché è fondamentale monitorare questa ghiandola, soprattutto se si manifestano fastidi persistenti che non migliorano pur seguendo i trattamenti che il tuo specialista ti ha consigliato per i disturbi della menopausa.

Tiroide e menopausa: una relazione complessa

La menopausa e la tiroide condividono il campo da gioco: quello ormonale. Per questo motivo anche alcuni disturbi correlati alla menopausa possono essere comuni a sintomi di una funzione tiroidea non normale. Ecco perché può essere una buona idea fare un check della tiroide in menopausa, specialmente se esiste familiarità con le disfunzioni di questa ghiandola.

Tra i disturbi comuni possiamo annoverare:

Come puoi notare anche tu, può essere abbastanza facile “scambiare” problemi di disfunzione tiroidea con i disturbi della menopausa. Questo è il motivo per il quale molte donne possono scoprire tardi di avere un problema alla tiroide.

Invece è bene distinguere, per trattare in modo corretto entrambe le condizioni.

I due principali disturbi della tiroide

Ipotiroidismo (funzione tiroidea rallentata)

L’ipotiroidismo interessa lo 0,1-2% delle persone,
ed è ben dieci volte più frequente nelle donne rispetto agli uomini.
Cresce con l’età e colpisce ben il 15% delle donne dopo la menopausa2.

Con il passare degli anni le donne tendono ad avere naturalmente una riduzione della captazione dello iodio da parte della tiroide e anche una diminuzione della sintesi degli ormoni prodotti dalla tiroide, ma ciò non determina una diagnosi di ipotiroidismo3.

Mettiamo quindi subito in chiaro una cosa: la menopausa non genera ipotiroidismo ma può modificare la gravità e le manifestazioni di alcune forme di ipotiroidismo, a volte aggravandole. Per questo molte donne con un lieve ipotiroidismo, presente magari in forma silente e asintomatica, possono accorgersi di questo problema proprio con l’arrivo della menopausa.

Ipertiroidismo (tiroide iperattiva)

Anche l’ipertiroidismo si verifica con una prevalenza di 10-20 volte maggiore tra le donne con un’incidenza sulla popolazione del 2% circa. Il 38% dei casi di ipertiroidismo si registra tra le donne di età compresa tra i 45 e 65 anni1.

In questo caso, come si evince dal nome, la ghiandola endocrina produce troppi ormoni accelerando il metabolismo. Ecco perché una delle manifestazioni tipiche dell’ipertiroidismo è la perdita di peso (al contrario dell’ipotiroidismo) ma anche problemi cardiaci (aritmie, fibrillazioni), gozzo e orbitopatia tiroidea, ovvero il tipico “occhio sporgente”.

Anche i sintomi dell’ipertiroidismo possono essere confusi con alcuni disturbi tipici della menopausa. In questo caso si parla di:

La tiroide: una ghiandola sensibile all’ambiente e allo stile di vita

Le disfunzioni tiroidee hanno origine, per lo più, da familiarità con i disturbi a questa ghiandola. Le cause che provocano problemi alla tiroide variano a seconda del disturbo che si manifesta ma ci sono alcuni fattori comuni che possono aumentare il rischio di sviluppare un malfunzionamento della tiroide4:

  • genere ed età: le donne over 50 hanno una probabilità superiore degli uomini di sviluppare una disfunzione tiroidea
  • precedenti familiari o personali: il rischio aumenta se i familiari hanno sofferto di problemi alla tiroide oppure se si sono avuti problemi durante la gravidanza
  • abitudine al fumo: i fumatori o ex fumatori hanno un rischio maggiore di sviluppare una disfunzione tiroidea autoimmune
  • assunzione di alcuni farmaci o particolari trattamenti
  • insufficiente assunzione di iodio con la dieta o, al contrario, uso eccessivo di integratori di iodio

Quando sono presenti questi fattori comuni, inoltre, ci possono essere altri fattori specifici che aumentano il rischio di sviluppare i  problemi alla tiroide:

  • Stress cronico: il cortisolo inibisce la conversione degli ormoni tiroidei
  • Alimentazione carente di nutrienti
  • Infiammazioni intestinali ricorrenti che influenzano l’assorbimento di nutrienti fondamentali
  • Esposizione a inquinanti ambientali

Per questo è importante curare l’alimentazione, la gestione dello stress e il benessere intestinale.

Diagnosi e cura: cosa fare in caso di dubbi

Se i tuoi disturbi della menopausa ti sembrano strani oppure, se stai seguendo un trattamento e non accennano a diminuire, se – ancora – hai una familiarità con i problemi alla tiroide, potrebbe essere saggio parlarne con il ginecologo.

La diagnosi di un malfunzionamento della tiroide avviene infatti tramite un semplice esame del sangue e, se necessario, un’ecografia della tiroide o altri approfondimenti specialistici. Si tratta di esami indolori e che possono essere svolti in ambulatorio.

È importante prevenire e non dimenticare i controlli periodici

La prevenzione comincia con l’informazione. Spesso le donne trascurano i segnali della menopausa perché li attribuiscono “all’età” o “allo stress”: la stessa cosa avviene per quelli legati alla tiroide.

Ma ascoltare il proprio corpo è fondamentale. Un controllo annuale o semestrale dal ginecologo è consigliato tantopiù dopo i 45 anni, specialmente se si hanno altri disturbi o una familiarità per malattie autoimmuni della tiroide.

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Fonti:

  1. Gietka-Czernel M. The thyroid gland in postmenopausal women: physiology and diseases. Menopause Rev 2017; 16(2): 33-37.
    1. https://www.alessandragraziottin.it/it/articoli.php/Ipotiroidismo-e-menopausa-che-rapporto-hanno-fra-loro-?EW_FATHER=22443&ART_TYPE=AOGGI
    1. https://www.epicentro.iss.it/tiroide/#:~:text=Le%20malattie%20tiroidee%20derivano%20da,del%20prodotto%20totale%20della%20tiroide.
    1. https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/m/malattie-della-tiroide#cause

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