Durante la menopausa molte donne sperimentano il maldi schiena frequente. Ci possono essere molte cause diverse e in questo articolo cerchiamo di capire quelle che sono in relazione con i cambiamenti ormonali.

I cambiamenti ormonali che iniziano per le donne intorno ai 40 anni e proseguono fino alla menopausa vera e propria possono costituire fisicamente una vera rivoluzione. Per alcune donne sono prevalenti i disturbi più noti, come vampate o insonnia, per altre donne arrivano i piccoli acciacchi dolorosi a ricordare il tempo che passa, come l’odioso mal di schiena.

Mal di schiena: quali possono essere le cause correlate alla menopausa

Perdita di massa ossea e osteoporosi

La menopausa e il cambiamento negli equilibri ormonali in alcuni casi può portare a una perdita di massa ossea, che può rendere le ossa più fragili e suscettibili alle fratture e alle lesioni. L’osteoporosi va comunque sempre verificata con esami specifici.

L’osteoporosi può dare origine a dolori localizzati alla schiena oppure alle anche.

Affaticamento e “schiacciamento” dovuto all’aumento di peso

In menopausa anche il metabolismo rallenta e dunque, di base, si consumano meno energie. Se non riesci a tenere sotto controllo la bilancia, dopo la menopausa potresti andare incontro a un aumento di peso che potrebbe essere all’origine (o anche una concausa) del mal di schiena.

Si tratta di un mal di schiena da affaticamento: aumenta la pressione e il peso che la colonna vertebrale e le gambe devono sostenere e per questo, con la complicità di tessuti sempre meno elastici, si possono sviluppare dolorose infiammazioni e reumatismi. In questo caso la zona lombare è quella che ne risente maggiormente.

Assottigliamento dei dischi intervertebrali

I dischi che si frappongono tra una vertebra e l’altra della nostra colonna sono composti da materiale gelatinoso (collagene, elastina e proteine complesse) che trattiene acqua per garantire un’idratazione ottimale. Questi dischi danno spessore e costituiscono un “ammortizzatore” importantissimo.

Dopo la menopausa queste strutture possono assottigliarsi e irrigidirsi perdendo la capacità di assorbire acqua. Lo spessore dei dischi si riduce e, oltre a una maggiore rigidità e alla perdita di qualche centimetro in altezza, può comparire uno stato doloroso.

Posture mai corrette che cronicizzano

Quando cammini, quando stai seduta, quando sei in piedi e quando fai attività fisica devi fare particolarmente attenzione alla postura.

Ci sono degli atteggiamenti posturali – senza neppure parlare di scoliosi vere e proprie – che caratterizzano il modo in cui ciascuno “si accomoda” e compie tutti i gesti quotidiani. Questo atteggiamento dipende spesso dal tono muscolare. Ad esempio,addominali deboli potrebbero condurre a “spanciare” la postura con un sovraccarico sulla zona lombare, pettorali poco tonici potrebbero portare problemi alle spalle e alla zona cervicale.

In menopausa, quando la massa muscolare già naturalmente diventa meno tonica, questi “vizi” posturali mai corretti potrebbero dare luogo a stati dolorosi ad essi correlati.

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Gestire il mal di schiena durante la menopausa

Il mal di schiena, così come tutti gli altri disturbi o fastidi che il corpo manifesta, va segnalato al medico. Insieme è possibile individuare con precisione le cause e anche studiare un trattamento adeguato che risolva il problema alla radice del dolore.

Il mal di schiena, infatti, è sempre segnale che qualcosa non sta andando per il verso giusto oppure che c’è stata una sollecitazione anomala del muscolo o dello scheletro: la condizione dolorosa è un campanello d’allarme e non è dunque essa stessa il problema.

Questo significa che un antidolorifico potrebbe aiutarti a gestire il sintomo (cioè il dolore) ma non risolverà il problema alla sua radice.

Dunque è un qualcosa che puoi imparare non solo a prevenire efficacemente, ma anche a gestire:

  1. Mantieniti attiva: l’esercizio fisico regolare può rinforzare i muscoli della schiena e ridurre il dolore. Ad esempio, se hai mal di schiena perché sei stata tutto il giorno seduta, una passeggiata ti aiuterà a lenire il dolore.
  2. Adotta una postura corretta: cerca di mantenere una postura eretta quando cammini, evita i tacchi e stai attenta a come sollevi i pesi (ad esempio le buste della spesa). Se credi di avere bisogno di un aiuto, fatti consigliare dal medico.
  3. Stai al caldo: il calore può aiutare a ridurre il dolore da contratture. Attenzione però, se si tratta di un’infiammazione è invece raccomandato il freddo.
  4. Usa cuscini e materassi adeguati: cerca di utilizzare cuscini o materassi che sostengano adeguatamente la schiena durante il sonno, oggi c’è l’imbarazzo della scelta.
  5. Parla con il tuo medico: se il dolore alla schiena è grave o persiste, parla con il tuo medico per valutare le opzioni di trattamento.

L’importanza dei piedi e l’influenza sul mal di schiena

I piedi hanno un ruolo fondamentale nella postura corretta del corpo, poiché sono la base di appoggio del corpo e aiutano a bilanciare il peso durante le attività quotidiane. Se la muscolatura dei piedi e delle caviglie è debole o indebolita, oppure ci sono problemi di allineamento o plantari, è possibile che – con gli anni che passano – vengano fuori problemi di postura e dolore alle gambe, alla schiena o ad altre parti del corpo.

Per mantenere una postura corretta, è importante che i piedi siano sani e forti. Abbiamo già parlato, grazie ai nostri esperti, della salute dei piedi in menopausa e qui l’argomento torna in primo piano.

Alcuni comuni problemi ai piedi che possono causare posture scorrette e, a lungo andare, mal di schiena sono:

  1. Allineamento dei piedi: se i piedi non sono allineati correttamente, possono causare problemi di postura e mettere maggiore pressione sulla schiena. Questo problema può derivare da precedenti traumi o fratture, da dismetrie al livello delle anche, da problemi muscolari di altra natura o da atteggiamenti (posture) cronicizzate.
  2. Piedi piatti o arcuati: i piedi piatti o arcuati possono alterare l’allineamento della colonna vertebrale e causare dolore alla schiena.
  3. Calli o vesciche: i calli o le vesciche sui piedi possono essere dolorosi e influire sulla capacità di camminare correttamente, il che può causare dolore alla schiena.
  4. Unghie incarnite: le unghie incarnite possono causare dolore ai piedi e influire sulla capacità di camminare correttamente, il che può causare dolore alla schiena.

Quale medico è indicato per controllare la salute dei piedi?

La corretta postura può essere verificata da diversi medici a seconda delle circostanze. Ad esempio:

  • Il medico di famiglia può verificare la postura durante le visite di routine per assicurarsi che il tuo corpo sia allineato correttamente e per individuare eventuali problemi.
  • Il fisiatra è un medico specializzato in medicina fisica e riabilitazione e può aiutare a gestire i disturbi della funzione motoria, del dolore cronico e delle problematiche conseguenti a infortuni o problemi posturali. Il fisiatra può esaminare i piedi e le piante durante una valutazione per individuare eventuali problemi o patologie che possono influire sulla funzione motoria o sulla postura.
  • Il fisioterapista è un professionista della salute che si occupa principalmente della riabilitazione fisica e può aiutare a migliorare la postura e la forza muscolare attraverso esercizi specifici. Anche il fisioterapista può controllare l’allineamento dei piedi e la corretta posizione delle piante.
  • L’osteopata è un professionista della salute che si occupa del trattamento delle disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico attraverso tecniche di manipolazione del tessuto muscolare e delle articolazioni. L’osteopatia si basa sulla teoria che la salute del corpo è influenzata dall’interazione tra il sistema muscolo-scheletrico, il sistema nervoso e altri sistemi del corpo.
  • L’osteopata esegue una valutazione completa del paziente per individuare eventuali problemi di postura o di mobilità che possono contribuire ai disturbi di salute. In seguito, può utilizzare tecniche di manipolazione del tessuto muscolare e delle articolazioni per aiutare a ripristinare l’equilibrio e il movimento corretti nel corpo.
  • La figura specializzata che si occupa di controllare le piante dei piedi e di trattare eventuali problemi o patologie, specialmente che riguardano la pelle, è il podologo. Il podologo è un professionista della salute che si occupa della prevenzione, del trattamento e della gestione dei disturbi del piede e della caviglia. Il podologo può aiutare a prevenire e trattare vari problemi dei piedi come calli, vesciche, unghie incarnite e altre condizioni della pelle e può fornire indicazioni sulle principali problematiche posturali.

Mal di schiena e pavimento pelvico

Quando arriva la menopausa i tessuti muscolari diventano fisiologicamente più lassi e deboli e questo, in alcuni casi, può interferire con le funzionalità fisiologiche. È il caso del pavimento pelvico, un gruppo di muscoli e tessuti che si trovano nella parte inferiore del bacino e che sostengono gli organi interni come la vescica, l’utero e il retto.

Se e quando questi muscoli si indeboliscono perdono la loro funzione di sostegno e gli organi possono “scendere verso il basso”, richiamati dalla forza di gravità. Questo può dare luogo a molte problematiche, tutte fortemente impattanti sul benessere quotidiano e la salute, come:

Se i muscoli del pavimento pelvico sono deboli, possono causare anche mal di schiena, dolori o altri disturbi.

Dunque è particolarmente importante controllare la tenuta del pavimento pelvico specialmente dopo la menopausa. Il medico al quale puoi rivolgerti è il ginecologo: potrai riferire delle tue sensazioni dolorose, di dove sono localizzate e dell’intensità del sintomo. Il ginecologo, attraverso una visita di routine, può controllare la posizione degli organi e la tenuta della muscolatura pelvica, eventualmente rimandandoti alla consulenza di un professionista specializzato nella riabilitazione del pavimento pelvico (un fisioterapista, un fisiatra, un osteopata o anche un’ostetrica).

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Dispareunia: quando il mal di schiena arriva dopo l’amore

La dispareunia è un termine medico che si riferisce al dolore durante o dopo il rapporto sessuale. Il mal di schiena è un sintomo comune che può essere legato alla dispareunia.

Generalmente i dolori della dispareunia si collocano al basso ventre o al ventre, al pube, ma possono ampliarsi fino a coinvolgere la zona lombare della schiena.

La dispareunia interessa per lo più le donne in menopausa e può manifestarsi come conseguenza dell’Atrofia Vulvo Vaginale, una condizione che interessa oltre il 50% delle donne dopo i 52/55 anni e che comporta alcune modificazioni della vulva e della vagina tra le quali:

Se ritrovi uno o più di questi disturbi anche nella tua quotidianità, ti esortiamo a riferirlo al tuo ginecologo.

Se hai difficoltà a parlarne con il tuo medico attuale e vorresti trovare un professionista specializzato in menopausa, puoi cercare il più vicino alla tua zona cliccando qui.


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