Secchezza vaginale, cosa puoi fare e da cosa dipende

secchezza vaginal

La secchezza è una strana sensazione che, quando è lieve, può essere scambiata facilmente per un semplice prurito o una infezione. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta per individuarla precocemente e trovare una strada per risolvere il disagio.

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con il nostro staff di medici e specialisti

Sensazione di pelle troppo asciutta, che tira, e poi irritazione, bruciore, prurito e, in alcuni casi, dolore. Parliamo di secchezza vaginale, una delle più frequenti (e fastidiose) conseguenze delle alterazioni ormonali che si possono manifestare sin dal periodo precedente la menopausa.

La secchezza intima è un disturbo molto comune tra le donne dopo i 50 (interessa 9 su 10 di loro) e talvolta può risultare particolarmente fastidioso: può rendere difficile star seduta, camminare per lungo tempo, andare in bicicletta e, naturalmente, può rendere difficile la sessualità.

Per questi motivi, anche se la secchezza vaginale ha quasi sempre cause fisiologiche legate alla graduale riduzione della produzione di ormoni, non bisogna rassegnarsi ai fastidi e ai dolori: ci sono molte cose che puoi fare per migliorare la tua quotidianità e la tua vita intima. Parlane con il tuo ginecologo di fiducia oppure fissa un appuntamento con un menopausologo nella tua città.

La soluzione può essere più semplice di quanto pensi.

Secchezza vaginal: cosa puoi fare

Se non è diagnosticata e adeguatamente trattata, la secchezza vaginale prolungata può provocare fastidi intimi che possono ripercuotersi sullo stile di vita e sul rapporto di coppia. Per questo motivo, sebbene si parli poco di questo disturbo per imbarazzo e vergogna, la prima cosa da fare è mettere da parte il pudore e prendere appuntamento con il ginecologo.

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È facile! Richiedi un colloquio in videoconferenza da casa tua con un ginecologo esperto in menopausa vicino a te.

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Lo specialista, meglio ancora se specialista in menopausa, può esaminare la situazione e proporre un trattamento adeguato per te, che tenga conto non solo della severità dei tuoi disturbi, ma anche delle tue preferenze e del tuo stile di vita.

Se ti sembra troppo difficile riuscire ad “aprirti” su un argomento così delicato, puoi utilizzare subito questo questionario sulla salute intima. Si tratta di uno strumento personale, che puoi stampare e leggere in privato, ma ti darà modo di trovare le parole giuste per parlare del tuo problema con il ginecologo. Dopo averlo letto e compilato, avrai “capito come fare” e sarà più facile ripetere lo stesso copione davanti al medico. Se ti senti ancora insicura, fatti accompagnare dal tuo compagno alla visita con il ginecologo. Confidare al partner i tuoi problemi di secchezza, infatti, è importante perché questi incidono sui rapporti intimi: quindi nessuna miglior occasione di questa per condividere le tue problematiche con lui e aiutarlo a capire quei momenti imbarazzanti in cui vorresti solo dire di no.

Secchezza vaginal: il miglior rimedio è in una visita dal ginecologo

La tua salute, il tuo benessere e la tua serenità di coppia, dunque, possono migliorare con una semplice visita dal ginecologo. È sciocco non farlo, vero? Altrettanto importante, però, è riportare allo specialista in modo schietto e sincero tutti i fastidi e i disagi che avverti, non solo quelli che ti sembra di poter ricondurre alla secchezza intima. In questo modo puoi aiutarlo a formulare una diagnosi corretta e, di conseguenza, ad individuare  trattamenti adatti alle tue problematiche.

La secchezza vaginale, infatti, potrebbe anche essere il sintomo spia di una condizione più seria, ma comunque trattabile, come l’Atrofia Vulvo Vaginale, per la quale la diagnosi precoce è fondamentale. Per tutti questi motivi è più che raccomandabile non rinviare la visita dal ginecologo.

Per approfondire: questa è la nostra pagina dedicata a sintomi, effetti e possibili cure dell’Atrofia Vulvo Vaginale

Cosa NON fare se avverti secchezza vaginale

Non ci sono scorciatoie: così come per una carie la cosa migliore è rivolgersi al dentista, per un problema intimo il primo referente è il ginecologo. Sappiamo quante ritrosie e timori ci cos'è l'atrofia vulvo vaginalepossano essere, specialmente dopo una certa età, ma si tratta di un passaggio necessario e da ripetere con costanza almeno una volta l’anno. Questa è un’azione di prevenzione importantissima che ti “salva” da altre iniziative sicuramente meno efficaci e, a volte, addirittura dannose:

  • Parlane con la tua amica ma non farti consigliare su prodotti o trattamenti, anche se lei li sta già utilizzando con successo. La menopausa è diversa per ogni donna e potrebbero essere rimedi inefficaci o addirittura dannosi per te. Chiedi sempre al tuo ginecologo!
  • Stai alla larga da auto-diagnosi basandoti, magari, su ciò che leggi su Internet. Il web è un potente strumento di informazione, ma ricorda che una definizione precisa di ciò che sta accadendo nel tuo corpo passa per un esame scientifico che solo un medico può fare.
  • Non aspettare che il problema passi da solo: i problemi di secchezza vaginale dopo la menopausa possono non essere legati a una infezione, ma è più probabile che dipendano dall’equilibrio ormonale che è cambiato nel tuo organismo. Una lieve secchezza è fisiologica, cioè normale, alla fine dell’età fertile, ma va comunque tenuta sotto controllo. Il ginecologo è in grado di valutare la tua situazione e l’eventuale correlazione con altri disturbi, come l’Atrofia Vulvo Vaginale.

Da cosa dipende la secchezza vaginale?

Abbiamo accennato al fatto che la principale causa della secchezza vaginale è il progressivo calo dei livelli di ormoni (di estrogeni in particolare), che è fisiologico quando l’organismo inizia a prepararsi in modo lento e graduale alla menopausa.

Vediamo, nel dettaglio, quali effetti produce questa condizione sulle mucose intime.

Iniziamo col dire che con il passare del tempo è normale che l’idratazione naturale dei tessuti si riduca e, con essa, anche la lubrificazione fisiologica delle mucose intime.

La conseguenza di questa perdita della loro capacità di auto-idratarsi è la secchezza. Le pareti vaginali tendono a diventare più asciutte, quindi anche meno elastiche e per questo più fragili. Iniziano a “tirare” e a prudere: per questo motivo prurito e bruciore possono essere un campanello d’allarme. prima ancora che si manifesti un vero problema di secchezza.

Queste condizioni determinano i principali fastidi:

Possono esserci, però, altre cause che possono contribuire a ridurre i livelli di estrogeni e, di conseguenza, a provocare la secchezza vaginale:

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Ordinario di Endocrinologia e Sessuologia Medica

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(Ottobre 2016/Agosto 2018)

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MSL & Medical Advisor Shionogi (agosto 18/settembre 20)