Vivere in coppia allunga la vita (se vivi la tua relazione così)

vivere in coppia allunga vita

Matrimonio o convivenza possono essere una vera palestra dei sensi e del cambiamento, specie se si è pronti a vivere insieme con positività e atteggiamento costruttivo. Se ne parla in un libro dal titolo evocativo: “Come vivere bene, anche se in coppia”.

Ecco 5 atteggiamenti positivi da mettere in pratica da subito.

Ho imparato tanto dal mio rapporto di coppia. Ci sono cresciuta dentro, grazie a mio marito, grazie alla nostra – in parte innata, in parte appresa – propensione a lasciar fluire, a lasciar scorrere il tempo e le cose, a non dare spazio al rimorso, al passato, al cassato.

Non ci si torna sopra, a casa mia. Finito? Finito. Per sempre. Per davvero.

Certo, i momenti più duri ci sono per tutti e far finta di esserne esenti è da incoscienti: i supereroi, meglio continuare a cercarli nel mondo del cinema e dei fumetti.

C’è la maniera di sorpassare ogni crisi insieme, in modo costruttivo, in modo propositivo, in modo proattivo, accettando di uscire da ogni difficoltà un po’ diversi da come si era prima, accettando di cambiare, ammettendo che è solo una questione di atteggiamento nei confronti delle cose della vita ed assumendo, come punto di partenza, che le uniche persone sulle quali possiamo lavorare e che possiamo “migliorare” siamo noi stesse.

Adattarsi e cambiare, questo è il segreto

Lo scorso aprile è uscito il libro “Come vivere bene, anche se in coppia”. Gli autori sono Giuliana Proietti e Walter La Gatta, due cos'è l'atrofia vulvo vaginalesessuologi e psicoterapeuti, che si sono presi in carico l’impresa non semplice di scardinare, tirando in ballo le loro conoscenze scientifiche e teoriche, con tanto di esercizi e prove di coppia, il luogo comune che la coppia sarebbe la “tomba dell’amore”.

La consapevolezza che si tratti di un ipse dixit tanto coriaceo traspare già nel titolo, in quell’”anche se”, necessario per sdrammatizzare un po’, come un paio di scarpe da ginnastica portate sotto uno smoking troppo serioso. Come a dire: “Messa così ci può anche stare” …

Male non sarebbe se i citati luoghi comuni fossero solo innocui sfottò tra amici al bar. Il guaio è che moltissimi ci credono per davvero e si limitano a considerare la compagna o il compagno, la moglie o il marito, un dato acquisito, una presenza che c’è comunque, che non ha (più) bisogno di cure e attenzioni.

È come se, finita la fase dell’innamoramento, ci fosse solo uno status quo da mantenere, più uguale a se stesso possibile, fatto di un fragile equilibrio che è meglio non disturbare troppo con iniziative e novità. È davvero così?

“Tutte le coppie vivono momenti più felici e altri meno felici – si legge nel libro – Non esistono coppie di lunga durata che possano dirsi assolutamente “felici”: le crisi, i conflitti, i litigi sono sempre dietro l’angolo e possono essere considerati una minaccia costante per l’armonia della coppia. Eppure, ci sono coppie che sanno gestire le crisi e ricomporre il rapporto e altre che preferiscono farle scoppiare senza tentare di gestirle, senza prevederne le conseguenze, senza usare un pizzico di razionalità […] I partner (uomini e donne, ndr) che sono più felici e soddisfatti della loro vita di coppia sono coloro che sanno adattarsi ai continui cambiamenti che la vita propone, quelli più flessibili, alla continua ricerca di nuovi equilibri, nuove convergenze e nuove progettualità”.

5 atteggiamenti premianti per vivere bene in coppia

Innanzitutto è fondamentale che crediate nel vostro rapporto e che ci sia amore, affetto e voglia di stare insieme ancora. Se questi presupposti ci sono per entrambi i partner, allora è il momento di passare in rassegna le abitudini e gli atteggiamenti, andando a scovare le eventuali aree di miglioramento.

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Prima però occorre ricordare che per cambiare è necessario impegno, fatica e forza di volontà: rinunciare alle certezze dei propri punti di vista non è mai un’impresa semplice.

#1 Il segreto è la comunicazione, aiuta a superare i conflitti

“I conflitti sono insiti in qualsiasi relazione – hanno scritto gli autori del libro in una intervista su La Repubblica perché non è nella natura umana relazionarsi con persone con le quali si vada sempre e totalmente d’accordo. […] è possibile che i contrasti interpersonali possano essere dovuti non tanto a ragioni profonde, insite nella relazione, ma a semplici nervosismi e intolleranze dovuti a problematiche personali. […] Le coppie che sanno comunicare in modo costruttivo nei conflitti e nei disaccordi hanno probabilità significativamente maggiori, rispetto ad altre coppie, di poter godere di un rapporto di coppia sano e duraturo”.

Qual è il modo di affrontare in modo costruttivo un conflitto o un litigio? Sicuramente riportandolo all’oggettività delle motivazioni del dissapore ponendosi le giuste domande: su cosa stiamo discutendo? Qual è il problema? Come possiamo risolverlo insieme? La psicologia e l’esperienza insegnano che il nemico giurato di ogni contrasto è tirare in ballo questioni personali.

Basta così poco a volte, basta un: “Non hai capito niente” oppure un “Non vuoi capire” per spostare il focus della discussione dal problema reale ad un giudizio sul partner. Questo non deve accadere, se vuoi davvero risolvere la divergenza.

#2 Celebrare i momenti positivi invece di lamentarsi

Uno dei vizi capitali delle coppie è quello di dimenticare presto i momenti belli passati insieme. Fosse anche un bel film visto alla televisione o una serata libera passata a ridere e scherzare sul divano di casa, ogni momento disteso, positivo e complice è degno di essere celebrato. Come fare? Basta ricordarlo con intensità e trasporto di sentimenti, esattamente come accade per i momenti meno belli.

Perché quando ripensi a una litigata ti torna su ancora quel senso di amarezza e di stretta allo stomaco, mentre se pensi a una passeggiata al mare con lui non riesci a richiamare le sensazioni positive che hai vissuto, per goderne ancora? È solo questione di volontà ed esercizio…

#3 La vita di coppia non è una competizione, è un gioco di squadra

Per qualcuno, caratterialmente, sarà un’impresa più ardua condividere questo assunto, tuttavia si tratta di una regola che giova infinitamente alla vita di coppia.

In tante, troppe situazioni, si assiste a vere competizioni, dove lui e lei si contendono un fantomatico “primato della ragione” nei confronti di innumerevoli situazioni quotidiane, dalla gestione dei figli a quella della casa, dalla scelta di cosa fare nel weekend alla destinazione delle vacanze.

Tutto diventa una sfida, una (spesso faticosa) corsa al primato, nella quale chi perde resta male, rimugina, diventa la parte in causa che deve accettare, che deve incassare.

Sulle decisioni di coppia sarebbe bene, invece, dare lo stesso contributo alla pari, vivendo l’obiettivo come un gioco di squadra, dove ognuno dà la sua opinione arricchendo il ventaglio di possibilità con il proprio punto di vista. Decidere insieme è un po’ questo: rinunciare all’intoccabilità della propria idea, spesso parziale, per accogliere uno sguardo nuovo, frutto di un incontro felice tra più buone idee, la tua e la sua: un bene comune e persino migliore.

Questo atteggiamento funziona e arricchisce, oltre ad aiutare a non cadere nella spirale delle recriminazioni e delle lamentele che, alla lunga, possono solo logorare il rapporto.

#4 Non dare niente per scontato e mettiti in ascolto

La buonanotte, il bacio del buongiorno, un complimento, una frase tenera, un abbraccio, una sorpresa senza motivo. Sono piccoli gesti che non devono mancare mai in una coppia, indipendentemente dagli anni trascorsi insieme. Sono cose che fanno bene al rapporto e all’amore, portano gioia e distensione.

Lo stesso vale per l’ascolto di ciò che l’altro davvero vuole dirci, dei cosiddetti segnali deboli.

Se da un lato ti impegnerai ad ascoltare più attentamente le sue istanze, dall’altro a comunicare più esplicitamente le tue emozioni, il tuo partner non potrà fare a meno di notare il tuo cambiamento positivo.

Non aspettarti niente “in cambio”, però. Le aspettative possono creare altre delusioni.

#5 Per stare bene insieme occorre stare bene anche da soli

“Se la persona non ha un suo equilibrio personale, non riesce ad apprezzare ciò che ha intorno a sé – raccontano gli autori del libro a La Repubblica – non è riuscita a dare un significato alla propria esistenza, non riesce neanche a dare vita ad una relazione di coppia soddisfacente. Il lavoro va dunque fatto in primis su se stessi (ecco perché nel libro vi sono numerosi esercizi, spunti di riflessione, test) per acquisire consapevolezza su che cosa si desidera essere e fare nella propria vita. Quando la persona è riuscita a migliorarsi sotto questi aspetti, è pronta per cercare l’armonia con l’altro. Questo è il significato del titolo che abbiamo dato al libro: si può vivere bene, anche se si è in coppia. La coppia non è una prigione, né la tomba dell’amore, la coppia è un completamento, una ricerca di armonia, un impegno e talvolta anche un sacrificio, in vista dei vantaggi che permette la vita a due”.

Concediti i tuoi spazi, rispettali e prenditi il tuo tempo. Coccolati con lui, ma anche senza di lui, se stai bene tu è più facile star bene insieme.

Perché vivere insieme allunga la vita?

Dunque ecco la risposta alla domanda iniziale. Giuliana Proietti e Walter La Gatta lo scrivono a chiare lettere: “Molti studi hanno appurato che la vita di coppia, se non vi sono conflitti, è più sana, più lunga e più felice rispetto alla vita dei single e questo accade perché sapere di avere accanto una persona che prova affetto, rispetto e solidarietà nei propri confronti aiuta a superare con maggiore facilità tutti i fattori stressanti”.

Una malattia, un momento di sconforto, una crisi personale: momenti che condivisi con il partner diventano immediatamente più leggeri e gestibili, sembra che si possano superare con più agio, con maggiore carica, con più ottimismo.

Anche il rapporto intimo di coppia conta molto, per la stabilità e per la felicità a due e anche in questo caso condividere piccole problematiche che possono nascere o cambiamenti – ad esempio quelli che intervengono con l’età e con la menopausa – fanno sì che tutto diventi meno misterioso, meno segreto, meno ombroso e – d’altro canto – più risolvibile, magari con il consiglio di un esperto.

Cambiare insieme è crescere insieme.

“Amore non è guardarci l’un l’altro, ma guardare insieme nella stessa direzione”.

Antoine de Saint Exupéry

 

(*) Referenze

  • Nappi RE, Climacteric 2015; 18: 233-240
  • Nappi RE and Kokot-Kierepa M. Climacteric 2012; 15:36-44
  • Nappi RE, et al. Maturitas 2013; 75:373-379

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