Affrontare l’amore dopo i 50 anni. Ne parla Crepet

coppia senior innamorata

L’amore maturo può essere un sentimento più consapevole e per questo motivo anche più bello da vivere. Ma richiede una buona dose di coraggio per “rimettersi in gioco” quando si ha già una vita alle spalle. Ecco come ne parla un profondo conoscitore del tema: lo psichiatra Paolo Crepet.

Quando i figli sono grandi e sei libera dagli impegni della vita di famiglia può accadere così, quando meno te lo aspetti, di ritrovare l’amore. Magari avevi già “archiviato la pratica” dopo un divorzio o un lutto, certa di vivere da sola la “seconda parte” della tua vita (trovandoci pure qualche lato positivo) e, invece, ti sorprendi innamorata come una ragazzina.

Qualche imbarazzo, persino un po’ di vergogna, con figli, parenti e amici ma poi ti dici che “sì, ne vale la pena” perché ami e sei amata. Non è più una situazione rara: oggi a 50 o 60 anni sono tante le donne che scelgono di ricominciare. I motivi che “spingono” questa tendenza sono tanti: in primis l’indipendenza psicologica ed economica che le loro madri non conoscevano, ma anche la volontà e la libertà di vivere ancora una vita intima soddisfacente.

Come affrontare tutto questo? Quali implicazioni psicologiche, emotive ed intime ha un amore dopo i 50 anni? Ne parliamo in questo post: mettiti comoda e rilassati, se ti sei ritrovata nelle nostre parole questa pagina è proprio la lettura che cerchi.

Crepet: “L’amore dopo i 50 è diverso perché conosciamo profondamente noi stessi”

Innamorarsi a 50 anni muove da un punto di partenza diverso rispetto al passato: “ci si conosce profondamente, si sa fino in fondo intimità e menopausachi si è” osserva il noto psichiatra, sociologo e scrittore Paolo Crepet (che all’argomento ha dedicato il libro “Il coraggio”, ed. Mondadori).

Questo getta fondamenta differenti nella costruzione di un amore maturo rispetto ad un amore giovane. È chiaro che la voglia di mettersi in gioco deve essere la molla di tutto.

L’amore dopo i 50: cosa vuol dire amare in maniera matura

Dice Crepet: “Vuol dire mettere in mezzo una cosa chiamata cultura, non intesa meramente come libri che leggi o spettacoli teatrali che vai a vedere ma come un bagaglio di vita, di esperienze e di pensieri che ti sei costruito negli anni. Un pensiero critico che a 20 anni non hai”.

Crepet: “Ai figli bisogna dire la verità su un nuovo amore”

Questo è l’argomento che ti starà più a cuore di tutti se hai dei figli: come spiegare alla tua famiglia che vivi una storia d’amore? “Con la verità, dicendo cosa ti rende felice” risponde Crepet. Ad esempio. “Voglio bene a questa persona e mi piacerebbe condividere più cose con lei”. Questa, secondo lo psichiatra, è l’unica condizione per costruire un amore duraturo.

L’amore dopo i 50: l’intimità va preservata anche se è complicata

Trova un esperto

Un amore maturo, si sa, è più mentale che fisico, ma questo non vuol dire che si debba rinunciare a viverlo anche nella sfera intima.

Ti sorprendi ad avere voglia di intimità con il tuo lui e ti senti al settimo cielo ma poi l’imbarazzo e il disagio di non essere più quella di un tempo ti fermano. Il corpo è cambiato e per questo provi un po’ di vergogna.

E poi, si sa, la menopausa non è particolarmente “amica” di una vita intima soddisfacente e i motivi possono essere diversi:

“remano” contro la serenità sotto le lenzuola.

Questo però non vuol dire affatto che tu debba rinunciare a vivere il tuo nuovo amore per “colpa” dei cambiamenti fisici (e psicologici) dovuti alla fine dell’età fertile.

Per vivere in serenità un amore dopo i 50 fatti aiutare dal ginecologo

La soluzione c’è ed è più semplice di quanto tu creda: prenota una visita da un ginecologo esperto in menopausa. Soltanto lo specialista può individuare una corretta terapia personalizzata per tenere sotto controllo i disturbi e i fastidi legati ai cambiamenti ormonali e aiutarti a vivere con serenità il tuo nuovo rapporto di coppia.

In ogni caso ricorda che per tutelare la tua salute e il tuo benessere nell’età matura farti seguire da un ginecologo è doveroso: non soltanto per alleviare i disagi legati alla menopausa ma anche per escludere che questi siano sintomi-spia di patologie come l’Atrofia Vulvo Vaginale.

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