Vesciche vaginali. Cosa sono, come individuarle e cosa fare

donna guarda rosa

Arrossamenti, pomfi oppure vere, piccole lesioni. Se hai notato vescicole vaginali leggi questo articolo.

Secchezza vaginale, prurito, bruciore e dolore ai rapporti sono alcuni dei fastidi intimi più frequenti in menopausa. A queste situazioni, per cause che possono anche essere diverse, può essere collegata la comparsa di vesciche vaginali ovvero piccoli sollevamenti, arrossati, della cute. Queste formazioni possono, a loro volta, evolvere in vere e proprie microlesioni dei tessuti genitali, piuttosto dolorose.

Se da qualche tempo avverti una fastidiosa sensazione di prurito e bruciore oppure hai notato delle perdite rosa o delle macchiette ematiche sugli slip anche se ad un esame visivo ti sembra tutto ok, leggi questo articolo. Potrebbe chiarire i tuoi dubbi più urgenti prima di rivolgerti al ginecologo.

Solo il professionista, con un esame specifico, potrà formulare una giusta diagnosi e aiutarti a trovare il trattamento migliore.

Vesciche vaginali: cosa sono

Le vesciche vaginali sono piuttosto comuni in menopausa e possono avere una relazione con un problema molto comune in questo periodo della vita femminile: la secchezza vaginale. La sensazione di mucosa asciutta è un tipo di disturbo fisiologico connesso con la menopausa, perché legato al naturale calo nei livelli di ormoni.

La secchezza vaginale, così come le vesciche, possono essere un sintomo-spia di una condizione cronica che interessa ben 1 donna su 2 in menopausa, l’Atrofia Vulvo Vaginale, per la quale ci sono diversi trattamenti efficaci, ma la diagnosi precoce è di fondamentale importanza.

Ecco perché, se senti di avere delle piccole vesciche vaginali o hai la sensazione di “taglietti” dolorosi, è importante che tu chiami in causa il tuo specialista di fiducia: non è niente di grave, ma è assai importante per il tuo benessere quotidiano a lungo termine, che tu abbia una diagnosi precisa.

Che abbiano un’origine fisiologica o rappresentino il sintomo di una condizione patologica, le vesciche vaginali possono mettere a dura prova il tuo benessere perché possono essere davvero molto fastidiose. Questa situazione può ripercuotersi sull’intimità di coppia diventando un problema molto più grande di quel che è. Non fare che ciò accada.

Trova un esperto

Vesciche vaginali: come si presentano

Le vesciche vaginali si presentano come piccoli segni in rilievo della cute, arrossati, pruriginosi, simili a pomfi. In altri casi possono sembrare come minuscoli taglietti.

Anche se vengono comunemente indicate col nome di “vesciche vaginali” possono in realtà interessare anche i tessuti della zona vulvare – cioè la parte più esterna dell’apparato genitale femminile – oltre che i tessuti vaginali, che sono quelli più interni.

Vesciche vaginali: quali possono essere le cause

Se si escludono cause meccaniche (magari dopo una notte particolarmente focosa), all’origine della maggior parte dei fastidi e dei disturbi che puoi avvertire dopo i 50 anni al livello genitale è di origine fisiologica, cioè normale e guidata dalle variazioni ormonali che interessano tutte le donne della tua età.

In conseguenza del calo nella produzione di estrogeni e progesterone, infatti, l’apparato genitale femminile si modifica, sia all’esterno che all’interno, con una serie di alterazioni che possono favorire la comparsa di arrossamenti, bruciore, prurito, vesciche e microlesioni come:

Vesciche vaginali: quando la causa è l’Atrofia Vulvo Vaginale

L’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione progressiva che, se non opportunamente trattata, tende a peggiorare e a cronicizzare. Interessa ben il 50% delle donne al termine della vita fertile e anche se non si tratta di una vera patologia, può avere delle ripercussioni importanti sulla vita quotidiana andando a incidere negativamente sul benessere sessuale, sulla gestione delle funzioni fisiologiche, sulla capacità di fare attività fisica o di stare seduta per molto tempo.

È chiaro che passare anni a tentare di indovinare il rimedio più giusto per questi disturbi non è la strategia migliore: rivolgiti al ginecologo per un colloquio schietto e sincero sulla tua salute intima e fatti aiutare da lui a trovare il trattamento piùadatto a te. .

La formazione di microlesioni e vesciche vaginali può essere una conseguenza dell’AVV ed è per questo motivo che, trattando l’una, si può ottenere efficacia anche per le altre.

Vesciche vaginali: cosa fare?

L’unico modo per individuare queste formazioni e stabilirne con esattezza le cause è quello di fare una visita ginecologica.

Se pensi di avere difficoltà a raccontare al medico i tuoi disturbi e le tue sensazioni, per vergogna o imbarazzo, abbiamo preparato per te un test sulla tua salute vaginale che puoi fare subito in modo anonimo. Il riscontro, che ti daremo subito dopo il termine del test, potrà offrirti una buona panoramica che puoi riportare al ginecologo.

Book readerI medici e i professionisti che hanno contribuito alla realizzazione e alla validazione scientifica dei nostri contenuti.


Staff Medico

Emmanuele A. Jannini

Ordinario di Endocrinologia e Sessuologia Medica

Staff Medico

Roberta Rossi

Psicologa, Psicoterapeuta e Sessuologa

Staff Medico

Massimiliano Barattucci

Psicologo, Psicoterapeuta

Staff Medico

Rossella Nappi

Clinica Ostetrica e Ginecologa

Staff Medico

Valentina Trionfera

MSL & Medical Advisor

Staff Medico

Maria Vittoria Oppia

Medical Advisor Shionogi
(Ottobre 2016/Agosto 2018)

Staff Medico

Elena Vita

MSL & Medical Advisor Shionogi (agosto 18/settembre 20)