Lo zen e l’arte della manutenzione della vulva

zen e menopausa

Anche la zona intima va curata, esteticamente e al livello funzionale. Ecco cosa è consigliato dopo i 50.

Dovrebbe essere un mantra per la vita, proprio come i maestri zen. Invece l’organo genitale femminile viene osservato quasi esclusivamente per la sua funzione sessuale e riproduttiva quando invece riveste una funzione del tutto speciale nel nostro benessere quotidiano.

La vulva rappresenta la femminilità e molte donne oggi se ne prendono cura dal punto di vista estetico molto più che da quello funzionale.

Ma l’impatto della salute genitale sul benessere quotidiano è decisivo. Per questo vale la pena entrare in una nuova era del rapporto con la vulva: quello dell’ascolto attivo, dell’osservazione e della manutenzione funzionale. Sì, proprio come se fosse un’automobile. Ogni tanto occorre fare un check-up anche se tutto sembra andare bene e chiamare presto l’assistenza del ginecologo se c’è qualche “spia” che si accende all’improvviso.

Perché in menopausa è più importante che mai curare l’apparato genitale?

In prossimità della menopausa l’apparato genitale si modifica per effetto delle variazioni ormonali, le stesse che possono essere responsabili dei cambiamenti tipici del corpo e della psiche.

Anche questo è un passaggio naturale, legato in particolare al calo nella produzione di estrogeni e, com’è fisiologico che sia, oltre a riguardare la parte interna del sistema riproduttivo femminile, la vagina, interessa anche quella esterna, la vulva. In questo post ci occupiamo di quest’ultima e dunque di certi cambiamenti che potresti aver già notato sulla zona intima.

Vulva o Vagina?

Se hai bisogno di fare chiarezza tra questi due termini – molto spesso usati (a torto) indifferentemente come se fossero sinonimi – leggi questo articolo che spiega la differenza tra vagina e vulva.

Abbiamo stilato per te una guida su come prenderti cura della delicata zona vulvare, sia a livello estetico che funzionale, proprio ora che le alterazioni ormonali tipiche del periodo potrebbero farti percepire la sensazione che “qualcosa non va” e farti fare i conti con qualche cambiamento intimo.

Come si modifica la vulva quando arriva la menopausa

Con l’avvicinarsi della menopausa la ridotta produzione di ormoni, complice il tempo che passa, produce dei cambiamenti nell’aspetto dei genitali femminili ed è questo il motivo per il quale possono manifestarsi alcune modificazioni della vulva. In modo molto semplice e schietto potremmo dire che la nostra zona intima invecchia insieme al resto del corpo: è una normale evoluzione dei tessuti, che altro non è se non un passaggio del tutto naturale che avviene per gradi e poi subisce un’accelerazione quando diminuiscono i livelli ormonali.  

Accade a pelle e capelli, accade alla muscolatura, alle ossa e quindi anche alla vulva: il fatto che sia una parte nascosta non è una scusa per trascurarla!

Ecco allora che:

  • le grandi e le piccole labbra possono diventare più sottili e più piccole, perdere turgore ed elasticità: l’assottigliamento dei tessuti intimi e la loro atrofia sono legati, in particolare, alla ridotta produzione di estrogeni. Questi stessi fenomeni fisiologici interessano anche l’apparato genitale all’interno
  • il clitoride può rimpicciolirsi: alla diminuzione delle sue dimensioni può associarsi anche una riduzione della sua sensibilità.
  • il cosiddetto “Monte di Venere” potrebbe appiattirsi e risultare più basso

Come prenderti cura della vulva esteticamente dopo i 50

Estetica non significa necessariamente superfluo. A volte la manutenzione estetica equivale anche ad evitare che i normali processi di invecchiamento prendano il sopravvento e peggiorino delle condizioni lievi o risolvibili. Questo è ancor più vero nel caso della vulva, una parte del corpo tanto importante quanto poco considerata dalla maggior parte delle donne come una zona da “curare” anche esteticamente.

Vediamo alcuni passaggi molto importanti che vanno seguiti per tutta la vita ma in particolare dopo la menopausa:

  • Una igiene intima specifica in menopausa è fondamentale sia per conservare la salute vaginale e sia per evitare fastidi nella zona vulvare.
    Molte donne esagerano con l’igiene e questo, così come il suo contrario, può generare un abbassamento delle difese naturali. Due lavaggi al giorno sono sufficienti ma a fare la differenza è la scelta del detergente: deve essere delicato e non aggressivo, meglio ancora se specifico per la menopausa in considerazione delle modificazioni del pH intimo legate alle variazioni ormonali
  • Attenta anche a come ti asciughi dopo il bidet: se hai già problemi di secchezza o ne avverti il principio, l’asciugamano di spugna potrebbe risultare troppo ruvido. Per questo è consigliato l’utilizzo di panni di lino. Inoltre è importantissimo, se senti questo tipo di fastidi, consultare il tuo ginecologo.
  • Per lo stesso motivo, preferisci biancheria di cotone (no a quella sintetica) ed evita assorbenti o proteggi-slip che impediscono ai tessuti di respirare. Piuttosto cambiati spesso.
  • Depilazione: qui entriamo in un discorso esclusivamente estetico e molto personale perché non esiste una regola precisa. Puoi decidere se e quanto depilarti in base ai tuoi gusti. In ogni caso, è bene sapere che, poiché i peli pubici svolgono una funzione protettiva della cute e delle mucose vulvari, una depilazione totale non è mai consigliata specialmente in menopausa quando, per effetto delle modificazioni ormonali, infezioni e irritazioni potrebbero essere più frequenti
  • Tinture di henné per colorare i peli pubici: al pari dei capelli che diventano bianchi, anche i peli della zona vulvare possono perdere il loro colore naturale. Molte donne soffrono per questo “incanutimento”e ricorrono all’applicazione di tinture coloranti. Si può fare ma, vista la delicatezza della parte in questione, è bene utilizzare esclusivamente prodotti naturali come l’henné. Chiedi consiglio al ginecologo anche su questo punto.

Perché è importante prenderti cura anche della funzionalità della vulva quando arriva la menopausa

Prenderti cura della zona vulvare a livello estetico – sia con semplici accorgimenti che ti facciano sentire sempre in ordine e sia facendo ricorso a pratiche di vera e propria chirurgia estetica – non implica anche un miglioramento a livello funzionale. Al contrario, è sulla funzione che sarebbe bene intervenire prima ancora che sulla forma perché proprio in menopausa si possono evidenziare alcuni “grandi” cambiamenti:

  • l’assottigliamento delle piccole e grandi labbra può rendere i tessuti vulvari più fragili e meno elastici, perciò più esposti al rischio di lesioni e abrasioni specialmente durante i rapporti.
  • Il cambiamento del pH dell’ambiente vaginale può condurre a infezioni più frequenti e infiammazioni ricorrenti
  • L’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione che interessa 1 donna su 2 circa. Si tratta di una serie di manifestazioni che tendono a peggiorare nel tempo e che sono relative alla fisiologica diminuzione dei livelli di estrogeni circolanti
  • la diminuzione delle dimensioni del clitoride può associarsi, come abbiamo già detto, ad una riduzione della sua sensibilità e dunque ostacolare la funzionalità sessuale.

Una compromissione del benessere vulvo-vaginale a livello funzionale può avere ripercussioni anche sulla vita quotidiana: a volte può essere difficile gestire fastidi, pruriti e perdite continuando a lavorare e fare attività. Inoltre anche il rapporto di coppia potrebbe risentirne perché la sessualità può essere “disturbata” da questi eventi.

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Una visita dal ginecologo per conservare il benessere della vulva in menopausa

L’assottigliamento dei tessuti vulvari, oltre che risultare fisiologico per i motivi che abbiamo illustrato, potrebbe rappresentare anche il segnale-spia di una condizione molto frequente dopo i 50 anni: l’Atrofia Vulvo Vaginale. Generalmente si manifesta con 4 disturbi principali:

Molti cambiamenti intimi potrebbero riguardare anche l’apparato genitale dall’interno e dunque non essere immediatamente percepibili ma, col tempo, crearti fastidi e disagi come:

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