Dolore durante il rapporto sessuale: cos’è e cosa fare

coppia che parla a letto

Si chiama dispareunia ma non tutte le donne sanno che può dipendere direttamente da una condizione patologica, cronica e progressiva molto comune in menopausa. Ecco le cause, le conseguenze e i trattamenti possibili.

In breve:

Il dolore durante il rapporto sessuale, chiamato anche dispareunia, si può manifestare con bruciore, fitte o spasmi nella zona pelvica e fino al basso ventre. Può farsi sentire subito o in seguito (fino anche a due giorni dopo) e avere svariate cause. Tra queste, di frequente, c’è un disturbo  molto comune in menopausa: l’Atrofia Vulvo Vaginale.

Prima di dirti quello che c’è da sapere (e da fare), una premessa per te che ci stai leggendo: in questo articolo non parliamo di quel leggero fastidio o di quella semplice sensazione sgradevole che alcune donne possono provare durante un rapporto, ma di un dolore più importante, talvoltacosì forte da costringere ad interrompere ciò che si sta facendo.

Le cause possono essere molto diverse, ma spesso dipendono da un cambiamento del tono e dell’elasticità dei tessuti vaginali e vulvari che possono lesionarsi durante i rapporti perché non sufficientemente idratati. Ma non solo.

Scopriamo meglio insieme cos’è e come si può migliorare la situazione.

Questo articolo è stato scritto e controllato dai nostri medici

Dolore durante il rapporto: cos’è

Si chiama dispareunia ed è un tipo di disturbo  abbastanza diffuso: il dolore durante il rapporto sessuale si può manifestare con bruciore, fitte o spasmi nella zona pelvica e fino al basso ventre. Può farsi sentire subito dopo il rapporto intimo oppure anche in seguito (anche due giorni dopo) e avere svariate cause.

Anzi, oltre a modificare l’intimità in menopausa, nei casi più gravi può avere conseguenze sia sul piano fisico che su quello emotivo, oltre che sull’equilibrio di coppia. Eppure se ne parla poco, anche per questioni di imbarazzo. Far finta di nulla e tacere, sia di fronte al partner che nelle visite di controllo dal ginecologo, è una pessima idea perché la dispareunia non passa da sola e non migliora col tempo.

Qualche volta la dispareunia  può diventare un disturbo cronico perché la tensione dovuta al dolore (o, prima ancora, alla paura del dolore) può dare origini a una tensione che contrae i muscoli del pavimento pelvico sempre di più. In questo caso, anche il condizionamento psicologico (la paura di provare dolore) può essere un fattore in grado di peggiorare la situazione.

Localizzare con precisione il dolore pelvico è importante per aiutare il ginecologo nella diagnosi perché ci sono due diverse tipologie di dispareunia:

  1. Dispareunia superficiale: è il dolore che si fa sentire immediatamente, durante il rapporto, ed è localizzato nelle parti più esterne della zona genitale e pelvica
  2. Dispareunia profonda: il dolore è interno alla parte bassa dell’addome (può manifestarsi anche dopo il rapporto e fino a due giorni successivi)

Dolore durante il rapporto: tra le cause può esserci l’Atrofia Vulvo Vaginale

Molto spesso il dolore durante il rapporto può essere causato dall’Atrofia Vulvo Vaginale. Si tratta di una condizione patologica cronica e progressiva molto comune in questa fase della vita femminile: dopo i 50 anni, infatti, interessa 1 donna su 2.

Si manifesta con:

A causa delle modificazioni sui tessuti che questa patologia provoca, la vulva e la vagina sono più esposte a lesioni e microlesioni che possono causare dolore e irrigidimento. Oltre ciò la vagina potrebbe essere soggetta a stenosi, cioè restringersi, rendendo più dolorosa la penetrazione.

Dolore durante il rapporto: quali possono essere le cause

La dispareunia può avere anche altre cause o concause, oltre all’Atrofia Vulvo Vaginale:

Anche i condizionamenti di natura psicologica possono avere un ruolo nel provocare dolore durante il rapporto. In ogni caso, dopo i 50 anni, la dispareunia ha quasi sempre cause biologiche dovute ai cambiamenti dell’apparato genitale in conseguenza delle alterazioni ormonali.

Dolore durante il rapporto: quali possono essere le conseguenze

In menopausa le conseguenze del dolore durante il rapporto possono essere “importanti” sia sul piano fisico che su quello emotivo. La conseguenza della dispareunia, oltre al dolore che ne è manifestazione e derivazione insieme, può coinvolgere soprattutto la sfera emotiva.

La paura del dolore è il motivo principale che conduce molte donne alla scelta di “archiviare la pratica” e non avere più rapporti. Ma, oltre al fatto che l’astinenza forzata che non fa bene alla psiche, c’è il fatto che potrebbe causare anche un deperimento più rapido della vulva e della vagina, se atrofiche. Questo perché un’attività intima stimola l’afflusso di sangue e dunque permette ai tessuti di nutrirsi e ossigenarsi. Al contrario, l’inattività peggiora la già scarsa elasticità e potrebbe rendere via, via più difficoltoso ogni tentativo.

Si sa, questa è una fase delicata per la vita di una donna: la menopausa cambia l’intimità già di per sé, anche per via dei disagi e fastidi che può comportare ma anche per un naturale calo del desiderio che viene riscontrato da molte donne.

Lo stress può facilmente accompagnare i cambiamenti della menopausa e, in presenza di una problematica come quella di cui ci stiamo occupando, si fa più concreto il rischio che un certo disagio emotivo possa sfociare in ansia o persino depressione.

Dolore durante il rapporto: cosa fare?

Soltanto il ginecologo può diagnosticare le cause del dolore durante il rapporto e avviare la paziente verso il giusto percorso, ma molto dipende anche da te (e non solo nel fare il primo passo di prendere appuntamento con lo specialista). Per curare la dispareunia, infatti, è fondamentale riferire nel dettaglio al ginecologo:

  • la natura del dolore
  • la localizzazione del dolore
  • il momento del dolore

Senza imbarazzi né pudori: un colloquio sincero e aperto, che aiuti il medico ad avere quante più informazioni possibili utili per formulare una diagnosi corretta, è il primo passo per trovare una soluzione al dolore durante il rapporto.

Puoi considerare anche l’ipotesi di andare dal ginecologo in compagnia del partner: potrebbe essere un modo per vincere l’imbarazzo di fronte al medico ma anche per rendere il tuo compagno partecipe della questione: il problema non è nell’assenza di desiderio ma nel dolore dovuto a vere e proprie cause biologiche.

Da qualunque punto di vista tu guardi la cosa, chiuderti nel silenzio non è mai una buona scelta, né per la tua vita affettiva né per la soluzione del problema. L’amore in menopausa può e deve continuare: vivere una vita sessuale appagante anche dopo gli “anta” è fondamentale per la tua serenità ma anche per mantenere giovani mente e corpo.


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