Menopausa precoce, la guida

menopausa precoce

Per alcune donne la vita fertile può terminare con molto anticipo. Non esiste una “scadenza” uguale per tutte ma quando succede prima dei 45 anni potrebbe trattarsi di una situazione anomala. Le ragioni possono essere diverse: ecco quali e cosa aspettarsi

La menopausa è un evento fisiologico della vita di una donna e, come tale, è la risultante delle sue caratteristiche organiche e biologiche. Per questo motivo non esiste una menopausa uguale ad un’altra perché ogni donna è diversa dall’altra. Esiste, però, una “forbice” temporale molto ampia all’interno della quale può terminare la vita fertile per la stragrande maggioranza delle donne: questa è compresa tra i 46 e i 55 anni.  La media, tra le donne italiane, è di 51.

A volte, però – parliamo all’incirca dell’1% della popolazione femminile – la menopausa può arrivare  molto presto, già prima dei 40 anni. Proprio il fatto di non essere psicologicamente e, a volte, biologicamente pronte a certi cambiamenti del corpo può determinare una situazione difficile da accettare, e per alcune donne può rivelarsi particolarmente complessa da affrontare tanto da impattare sulla qualità di vita (soprattutto se si è ancora in cerca di una gravidanza).

Perché la menopausa può arrivare prima del previsto? Le ragioni possono essere diverse: le elenchiamo in questa guida alla menopausa precoce e alle sue possibili conseguenze.

Tempi e termini della menopausa precoce

Età della menopausa

Cos’è la menopausa precoce

Si parla di menopausa precoce se le mestruazioni scompaiono definitivamente prima dei 40 anni. Se ciò si verifica tra i 40 e i 45 anni si parla, invece, di menopausa anticipata.

Si tratta, in entrambi i casi, di situazioni differenti dalla media che non si possono definire patologiche. Può accadere che la menopausa arrivi precocemente per ragioni naturali e si parla di menopausa precoce spontanea, ma spesso può accadere che la menopausa precoce sia una situazione “provocata” da una terapia medica o da un intervento chirurgico necessario. In questo secondo caso si parla di menopausa precoce iatrogena, cioè causata da fattori medici esterni.

In ogni caso, la menopausa precoce o i disturbi della regolarità del ciclo che arrivano prima dei 40 anni, vanno riferiti al ginecologo soprattutto perché l’impatto psicologico può essere molto forte e anche la gestione dei disturbi che la menopausa può portare con sé può rivelarsi più faticosa del normale e come donna devi sapere che ci sono diversi modi di trattare e gestire ogni disturbo causato o correlato con la menopausa.

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Menopausa precoce: quali possono essere le cause

Le ragioni per le quali il termine della vita fertile può arrivare con molto anticipo rispetto a quella che può essere la naturale “scadenza” anagrafica possono essere diverse. Innanzitutto c’è da dire che sulla menopausa può pesare parecchio l’ereditarietà genetica: ciò significa che una storia di menopausa precoce in famiglia (una mamma o una nonna, per intenderci) può determinare spesso la stessa condizione nelle generazioni successive.

Può accadere, però, anche che la menopausa si presenti in anticipo per questioni di salute come:

  • disfunzioni ovariche
  • insufficienza ovarica precoce
  • patologie autoimmuni come quelle a carico della tiroide
  • altre patologie anche legate a virus

In tutti questi casi la menopausa si può considerare fisiologica perché il corpo procede spontaneamente verso questo stato.

In altri casi, invece, la menopausa viene indotta in conseguenza oppure come condizione necessaria per procedere a interventi chirurgici o terapie farmacologiche. Questo può rendersi necessario in caso di:

Una menopausa dunque di tipo medico, non fisiologica, che può avere un impatto molto più forte sul corpo e sulla mente delle donne che la subiscono perché arriva improvvisamente (viene indotta) e quindi il corpo non ha il tempo di adattarsi gradualmente ai cambiamenti ormonali che sono ugualmente repentini. Per questo motivo, se sai che sarà necessario procedere con questa strada per i trattamenti che dovrai fare, sarà importante sia un supporto del ginecologo con trattamenti che possano alleviare le conseguenze della menopausa iatrogena, sia probabilmente anche un supporto psicologico che ti aiuti ad affrontare la tua nuova vita e i cambiamenti che, inevitabilmente, ci saranno.

Menopausa precoce: quali possono essere le conseguenze

Come abbiamo detto, una menopausa precoce – quando ancora non sei pronta ad iniziare una nuova fase della vita “matura” – può avere conseguenze fisiche e psicologiche perché l’“invecchiamento intimo” può essere vissuto con un senso di disagio che impatta sulla vita quotidiana e sulla vita di coppia.

Sebbene sia una tappa del tutto naturale della vita di una donna, la menopausa rappresenta sempre un momento delicato dell’esistenza femminile, tanto che da alcune donne  potrebbe essere vissuta con stress, ansia e disagi che possono ripercuotersi anche sulla vita intima e quindi sulla vita di coppia. Alla luce di questo è facile comprendere come possa risultare particolarmente difficile da affrontare quando arriva inaspettatamente.

Ci sono inoltre da considerare anche i possibili effetti fisiologici che la cessazione definitiva dell’attività ovarica può determinare sull’organismo: parliamo soprattutto dei cosiddetti disturbi della perimenopausa, nella quale si manifestano i segnali del fatto che qualcosa sta cambiando:

 -> Per approfondire: questa è la nostra pagina dedicata ai disturbi della menopausa precoce

Menopausa precoce: attenzione ai disturbi intimi

Il calo nella produzione di estrogeni e quindi l’ingresso in menopausa, determina una serie di cambiamenti a carico dell’apparato genitale femminile. Questi cambiamenti sonointimità e menopausa normalissimi e non devono preoccupare: cambia la struttura delle mucose, l’acidità dell’ambiente vaginale, cambia la capacità elastica dell’intero apparato esterno e può cambiare l’odore tipico. Tuttavia ciò che le donne temono maggiormente sono i fastidi intimi che da questi cambiamenti possono derivare. Soprattutto se si presentano in giovane età, come nel caso della menopausa precoce che stiamo analizzando, possono pesare sull’equilibrio psicofisico della donna e sulla vita di coppia.

I disturbi maggiormente impattanti possono essere:

Ce n’è un altro, però, al quale dedichiamo il prossimo paragrafo perché si tratta di una condizione progressiva che può interessare con una certa frequenza (nel 50% dei casi) le donne in menopausa (1 su 2): l’Atrofia Vulvo Vaginale.

Menopausa precoce: cosa c’entra l’Atrofia Vulvo Vaginale

L’Atrofia Vulvo Vaginale è una condizione cronica e progressiva per la quale la secchezza vaginale e il dolore durante i rapporti possono rappresentare dei campanelli d’allarme. Questi due disturbi sono, infatti, tra i principali sintomi dell’Atrofia Vulvo Vaginale insieme al prurito intimo e alle perdite ematiche.

Per questo tipo di condizione, che essendo cronica non è destinata a guarire da sé, la diagnosi precoce riveste un ruolo fondamentale per garantire il successo dei diversi trattamenti che oggi sono a disposizione per tenerla sotto controllo. Per questo può essere importante parlare con un ginecologo – possibilmente esperto in menopausa – in modo schietto e sincero dei disturbi e delle sensazioni “anomale” che puoi provare, anche se potrebbe sembrarti imbarazzante, in realtà il ginecologo ha il compito anche di seguirti per tutelare la tua salute intima e sessuale.

Menopausa precoce: cosa fare

Se hai meno di 40 anni e avverti sensazioni strane al livello intimo, se il ciclo inizia a saltare oppure si presenta con più frequenza del normale, se hai più perdite rispetto ad una mestruazione vera e propria, può essere giunto il momento di consultare un ginecologo in proposito.

Può essere importante indagare e monitorare le cause di una menopausa che arriva in anticipo sia per tutelare la tua salute che per intervenire al fine di salvaguardare la qualità di vita più a lungo possibile.

La menopausa non va subìta e non deve essere vissuta con rassegnazione, a nessuna età, tanto più se è precoce. C’è molto che si può fare per gestire un evento così inatteso e spiazzante e per restituire alla donna una vita intima di qualità, ma è fondamentale fare il primo passo: rivolgersi al ginecologo.

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